La Peace School “Mario Paciolla” è un corso gratuito di orientamento alle professioni della pace, promosso dall’Università di Napoli L’Orientale e dal Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. L’evento si svolgerà dall’8 all’11 ottobre 2025 presso l’Istituto di Storia Patria nel Castelnuovo (Maschio Angioino) a Napoli.
Obiettivi della Summer School
– Offrire strumenti formativi e informativi utili per costruire un profilo professionale nel settore della pace
– Promuovere la formazione e la riflessione critica per contribuire concretamente alla costruzione di una nuova cultura di pace
Programma della Summer School
– Lezioni tematiche dedicate al diritto internazionale dei diritti umani e umanitario, al peacebuilding, alla protezione, alla mediazione, alla cultura e alla memoria
– Laboratori operativi su logistica e sicurezza in missione, scrittura progettuale, monitoring & evaluation, comunicazione responsabile
– Proiezioni e incontri sul cinema dei diritti umani
– Sessione dedicata a “Carriere e strumenti” con mappatura di master, borse di studio, opportunità di tirocinio e di volontariato qualificato.
In ricordo di Mario Paciolla
Mario Paciolla era un giovane cooperante italiano di 33 anni che lavorava per l’ONU in Colombia, impegnato nella difesa dei diritti umani e nel monitoraggio del processo di pace tra il governo colombiano e le FARC. È stato trovato morto nella sua casa a San Vicente del Caguan il 15 luglio 2020, e la sua morte è ancora avvolta nel mistero.
Le circostanze della morte
La Procura della Repubblica di Roma ha indagato sulla morte di Mario Paciolla, ipotizzando inizialmente un suicidio avvenuto per soffocamento dopo un tentativo di tagliarsi le vene. Tuttavia, il gip di Roma ha espresso seri dubbi su questa ricostruzione, ritenendola non del tutto convincente sul piano logico. Sono state sollevate questioni sulla presenza di estranei nella casa di Mario Paciolla nelle ore precedenti la sua morte e sulla possibile connessione tra il suo lavoro e la sua morte.
La richiesta di giustizia
La famiglia di Mario Paciolla, guidata dai genitori Anna e Giuseppe, ha chiesto verità e giustizia per il figlio, sostenendo che la morte non sia stata un suicidio, ma un omicidio. A supporto di questa tesi, ci sono alcune prove indiziarie e scientifiche che stanno valutando i legali della famiglia per preparare una nuova opposizione alla richiesta di archiviazione del caso presentata dalla Procura di Roma.
Solidarietà e iniziative
La società civile napoletana e italiana ha espresso solidarietà alla famiglia Paciolla, con iniziative come la manifestazione “Mario non si archivia” promossa dalla Cgil Napoli e Campania, e la campagna fotografica sui social media con l’hashtag #4annisenzaMario. Sono stati da sempre organizzati eventi e concerti per ricordare Mario Paciolla e chiedere giustizia e verità sulla sua morte.





