Madre e figlia morte intossicate, trovato e sequestrato il cibo della Vigilia
Sospetta intossicazione alimentare, cinque medici indagati
Cinque medici del personale sanitario dell’ospedale Cardarelli di Campobasso sono indagati dalla Procura per omicidio colposo in relazione alla morte di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e della figlia 15enne, Sara Di Vita, entrambe decedute per una sospetta intossicazione alimentare. Il marito di Antonella e padre di Sara, Gianni Di Vita, 55 anni, è ricoverato in condizioni stabili e vigili, sottoposto ad accertamenti presso l’ospedale Spallanzani.
Le salme di madre e figlia, già sequestrate, resteranno sotto la custodia dell’autorità giudiziaria fino all’esecuzione delle autopsie, previste mercoledì all’ospedale Cardarelli di Campobasso. Gli esami saranno affidati a un medico legale dell’Università di Foggia, nominato dalla Procura, e serviranno a determinare la causa precisa dei decessi e l’eventuale presenza di sostanze tossiche o altri fattori scatenanti, in relazione a una possibile malattia a trasmissione alimentare (Mta).
La cena sospetta e i precedenti accessi in ospedale
Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia potrebbe essere legata a una cena consumata la Vigilia di Natale, a base di pesce e funghi. Antonella, Sara e il marito si erano già recati due volte al pronto soccorso dell’ospedale di Campobasso per sintomi compatibili con un’intossicazione alimentare, ma erano stati dimessi.
Nell’abitazione della famiglia, a Pietracatella, sono stati sequestrati alimenti tra cui vongole, cozze, seppie, baccalà e funghi confezionati e certificati, inviati all’Istituto Zooprofilattico per le analisi necessarie.
Indagine sulla catena degli interventi medici
La Procura di Campobasso, guidata dal procuratore Nicola D’Angelo, ha avviato un’indagine approfondita volta a ricostruire la catena degli interventi medici, con particolare attenzione ai precedenti accessi al pronto soccorso della minore e della madre. L’obiettivo è triplice: verificare eventuali responsabilità individuali e negligenze, identificare la fonte esatta della patologia e tutelare la salute pubblica, isolando eventuali agenti contaminanti per evitare nuovi rischi per la comunità.
Ulteriori accertamenti in corso
Nelle scorse ore la polizia, insieme a ispettori dell’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (Asrem), è tornata nell’abitazione della famiglia per nuovi rilievi. Le indagini proseguiranno con esami autoptici, analisi tossicologiche e consulenze specialistiche, per chiarire tutti gli aspetti di questa tragedia che ha sconvolto la comunità locale.