La stagione estiva nell’area vesuviana si chiude con un segno negativo: secondo Luca Coppola, presidente del Consorzio Costa del Vesuvio con sede a Ercolano, si è registrato un calo del 30% di presenze rispetto al 2023. Le strutture ricettive hanno lavorato a metà della loro capienza.
Nonostante la flessione, Coppola guarda già al rilancio: «Ci impegneremo a recuperare nei mesi di settembre e ottobre, che possono ancora portare flussi importanti».

Le cause del calo

Le ragioni di questa contrazione turistica sono diverse:

scelta di mete estere da parte di chi dispone di un budget limitato;

giorni di emergenza legati agli incendi sul Vesuvio, che hanno compromesso l’attrattività dell’area;

problemi nei trasporti, con Ercolano che, pur essendo un sito UNESCO, non dispone più della fermata “Direttissimo” della Circumvesuviana.

«La linea Vesuviana è strategica – sottolinea Coppola – ed è fondamentale ripristinare collegamenti diretti per supportare e valorizzare il territorio».

La strategia del Consorzio Costa del Vesuvio

Il Consorzio sta avviando un’operazione di integrazione e promozione che coinvolge eventi e progettualità dei comuni vesuviani. L’obiettivo è fare rete tra territori, amministrazioni e operatori turistici, puntando su una programmazione condivisa da promuovere anche nelle fiere internazionali.

Tra le proposte, la creazione di una Destination Management Organization Vesuviana, capace di offrire al turista un accesso semplificato a:

biglietti per musei e siti archeologici;

pass e pacchetti integrati;

servizi di trasporto;

informazioni su eventi e attività.

Verso una governance condivisa

Il Consorzio mira a integrare l’intera filiera museale vesuviana, superando la distinzione tra siti maggiori e minori, per presentare un’unica “Destinazione Vesuviana”. In quest’ottica collabora con università campane, enti del Terzo Settore e imprese locali, con l’ambizione di costruire una governance all’altezza dei siti UNESCO.

Un progetto lungo la Strada Regia delle Calabrie

L’iniziativa guarda anche oltre l’area ristretta del Vesuvio: l’idea è di sviluppare un’offerta turistica integrata lungo l’antica Strada Regia delle Calabrie, con tappe che vanno dal Museo Ferroviario di Pietrarsa alla Reggia di Portici, fino al Parco Archeologico di Pompei, per facilitare la vita ai visitatori e ampliare la rete di attrazioni della Grande Pompei.