ll Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato ieri l’Ufficio di Coordinamento Nazionale dei Presidenti di Consulta (UCN) per un confronto aperto sui principali temi legati alla scuola italiana. Un appuntamento che ha assunto carattere regolare, con cadenza bimestrale.

Al centro del dialogo: le prospettive dell’Intelligenza Artificiale nella scuola e per la scuola, il benessere psicologico degli studenti, il rafforzamento della rappresentanza studentesca, i risultati positivi di Agenda Sud e Nord, il tema dell’educazione alle relazioni e la relativa formazione dei docenti e il rafforzamento delle attività di internazionalizzazione.

Tra le proposte emerse dai Coordinatori regionali dei Presidenti delle Consulte, particolare rilievo ha avuto l’idea di istituire un organismo di rappresentanza studentesca a livello europeo, ispirato al modello delle Consulte italiane. Il Ministro ha accolto con favore l’iniziativa, dichiarando il proprio impegno a presentarla alla vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile delle politiche per l’istruzione, Roxana Mînzatu.

“Le Consulte sono straordinari strumenti di partecipazione democratica, per questo, durante le mie visite presso le istituzioni scolastiche raccomando sempre di coinvolgerle nei processi decisionali e negli organi di rappresentanza all’interno degli istituti. Esportare il modello italiano delle Consulte in Europa significa promuovere una scuola sempre più vicina ai bisogni reali degli studenti”, ha dichiarato Valditara.

“La rappresentanza studentesca – affermano Sanya Bonelli e Riccardo Spolaore, rispettivamente il Portavoce e il Segretario dell’UCN – è una vera e propria eccellenza italiana, che può diventare un modello per tutta Europa: è questa la sfida che l’UCN porterà avanti nei prossimi mesi. Integrare le rappresentanze studentesche delle 27 nazioni europee è un processo che deve vedere l’Italia capofila, a partire dalle studentesse e dagli studenti impegnati nelle Consulte provinciali degli studenti”.

Un focus importante è stato dedicato all’Esame di Stato. Il Ministro ha illustrato le ragioni per cui diventerà Esame di Maturità: lo scopo è restituire valore al significato simbolico dell’Esame, ribadendo inoltre l’importanza della prova orale, che non deve solo verificare conoscenze e competenze ma anche il grado di autonomia e di responsabilità raggiunte, valorizzare il percorso di crescita complessiva dello studente, ponendo ancora una volta “la persona al centro”.

Nel corso dell’incontro, il Ministro ha ribadito l’impegno del MIM nel rafforzare il sostegno psicologico a studenti e docenti, laddove emergano fragilità, calibrato sulle reali esigenze delle comunità scolastiche.