La Classifica Censis delle Università Italiane 2025/2026 è stata appena pubblicata.  Analizziamo insieme le percentuali sulle iscrizioni in corso.

A livello generale, incrociando ranking e dati sulle iscrizioni, sembrano essere le università del Centro Italia a trainare la crescita – +14% di nuove immatricolazioni rispetto all’anno precedente – seguite a breve distanza dagli atenei del Sud (+6,1%), mentre a sorpresa il Nord perde il suo storico appeal. Qui, infatti, si registrano incrementi minimi nel Nord-Est (+2%) e addirittura un calo nel Nord-Ovest (-0,9%), a conferma di un equilibrio territoriale sempre più precario, complice anche il costo della vita più elevato dell’intero Stivale.

 Secondo l’ultima rilevazione del Censis, nel lungo periodo guadagnano terreno i percorsi scientifici e sanitari. Tuttavia, a dominare la scena è l’area giuridica, economica e sociale, che raccoglie il 35,4% delle immatricolazioni complessive, spinta in particolare dai corsi di laurea in economia, che da soli contano il 43,1% delle nuove iscrizioni.

Al secondo posto troviamo le discipline STEM, scelte dal 28,6% delle matricole – con l’ingegneria industriale e dell’informazione che copre il 42,6% di questo ambito.

Terzo gradino del podio per l’area sanitaria e agro-veterinaria, al 18,4%, dove prevale nettamente l’ambito medico-sanitario e farmaceutico (66,7%).

Chiude la classifica l’area artistica, letteraria ed educativa, che comunque coinvolge il 17,6% degli immatricolati. Di questi, quasi un terzo (29,1%) ha scelto percorsi legati all’educazione e alla formazione.