Un grave incidente ha sconvolto la comunità di Acerra nel tardo pomeriggio di martedì: Cuono Di Sena, 42 anni, è morto sul colpo dopo un violento impatto tra la sua moto Enduro e un’automobile in via Grazia Deledda. Con lui viaggiava il figlio di appena sei anni, ora ricoverato in condizioni critiche all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
Il piccolo, trasportato inizialmente al pronto soccorso di Villa dei Fiori, è stato poi trasferito d’urgenza al nosocomio napoletano, dove è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico nella notte. L’equipe medica è intervenuta per tentare di salvargli la vita, nonostante il quadro clinico fosse apparso fin da subito estremamente compromesso.
L’intervento al cuore della notte: “Una corsa contro il tempo”
Il bimbo ha riportato la frattura della mascella, un trauma a un braccio e, soprattutto, la perforazione di un polmone causata da una costola rotta, con conseguente versamento pleurico. Condizione che ha messo immediatamente in allarme i sanitari. Solo grazie alla tempestività delle cure e alla decisione di operare è stato possibile affrontare l’emergenza, mentre fuori dall’ospedale amici, familiari e conoscenti del papà e del bambino si stringevano in un abbraccio collettivo, attendendo notizie.
Le indagini: dinamica ancora da chiarire
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Acerra, coordinati dal colonnello Felice D’Andrea, per effettuare i rilievi tecnici. Tuttavia, la ricostruzione dell’accaduto è ancora in corso e resa complicata dall’assenza di testimoni oculari diretti. I pochi presenti avrebbero udito solo il fragore dell’impatto, senza poter fornire elementi utili alla dinamica.
A rendere più difficile il lavoro degli investigatori è l’intervento concitato dei soccorritori, che hanno spostato i corpi per tentare la rianimazione di Cuono Di Sena e per trasportare il piccolo su un’auto privata al più vicino pronto soccorso, cercando di ridurre i tempi d’attesa.
Nel frattempo, la Procura di Nola ha disposto il sequestro della salma dell’uomo e il trasferimento all’obitorio per gli esami autoptici, che dovranno chiarire le cause esatte del decesso.