Durante la notte di festa per il quarto scudetto del Napoli, un episodio di inciviltà ha macchiato la gioia dei tifosi partenopei. A Saviano, in provincia di Napoli, è stata bruciata l’insegna del Roma Club situata in Piazza Gianturco. Un gesto condannato da più parti, che nulla ha a che vedere con il vero spirito sportivo.
La denuncia del presidente del Roma Club Saviano, Sergio Sbarra
L’avvocato Sergio Sbarra, presidente del Roma Club Saviano, ha espresso tutta la sua amarezza per l’accaduto:
“Siamo veramente dispiaciuti che durante i festeggiamenti per il meritato quarto scudetto del Napoli, i soliti non tifosi abbiano danneggiato l’insegna del nostro club presente a Saviano. È un gesto vergognoso e squallido, che ci rammarica moltissimo.”
Sbarra ha sottolineato come il Roma Club Saviano abbia sempre rappresentato un luogo di tifo appassionato ma mai violento, e ha ribadito l’amore dei soci per la propria terra partenopea, al di là della fede calcistica.
“Non ci fermeremo”: l’impegno del club
Il presidente ha poi aggiunto:
“Siamo certi che non si tratti di un vero tifoso del Napoli, ma di un imbecille senza cultura. Prometto ai miei soci che non ci fermeremo: informeremo tutte le autorità competenti.”
La solidarietà del sindaco Vincenzo Simonelli
Anche il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli, è intervenuto sulla vicenda con parole chiare:
“Esprimo il mio personale dispiacere e disappunto per quanto accaduto al Roma Club Saviano. Episodi di questo genere sono da condannare senza se e senza ma.”
Simonelli ha voluto rimarcare l’importanza del rispetto reciproco tra tifoserie e ha riconosciuto il valore del club come luogo di ritrovo e confronto pacifico, così com’è stato negli anni passati.