Una coppia di conviventi è protagonista di un’occupazione abusiva su un fondo agricolo confiscato a un uomo legato alla criminalità organizzata. Il terreno, situato in via Torretta di Siena a Torre Annunziata, era originariamente assegnato al Comune di Torre Annunziata per scopi sociali, ma i due occupanti, il figlio dell’uomo a cui era confiscato il bene e la sua convivente, se ne erano impossessati senza diritto.
Il fondo agricolo, inizialmente confiscato nel 2012 e successivamente trasferito al Comune nel 2020, risultava essere costituito da due appezzamenti: uno era assegnato dalla Municipalità alla donna ma l’altro (quello recentemente sgomberato) era occupato abusivamente dalla coppia. Il terreno occupato dalla coppia non era assegnato a nessuno dei due, motivo per cui è avviato lo sgombero coatto in seguito a un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura locale.
Le ipotesi di reato contestate alla coppia sono invasione di terreni o edifici di proprietà pubblica. Le indagini hanno rivelato che, nel luglio 2020, il Comune aveva dato inizialmente in gestione uno dei terreni alla convivente del figlio del precedente proprietario, ma tale provvedimento era poi revocato. Nonostante l’ordinanza di sgombero emessa nel marzo 2022, l’occupazione era continuata.
Il Tribunale ha quindi disposto il sequestro preventivo di uno dei due fondi, mentre per l’altro terreno ha rigettato la richiesta, ritenendo che il reato non fosse configurabile, dato che uno degli occupanti aveva ricevuto l’assegnazione prima della revoca. Le forze dell’ordine hanno eseguito le operazioni di sgombero, con il supporto della polizia municipale, per garantire l’efficace esecuzione del sequestro e cessare l’occupazione abusiva, destinando il terreno alle finalità sociali previste.
Al termine delle operazioni, gli immobili sono resi inaccessibili per evitare nuove occupazioni illegali. I capannoni e le serre sequestrate sono affidati in custodia giudiziaria all’Ufficio Patrimonio del Comune di Torre Annunziata. Il procuratore della Repubblica, Nunzio Fragliasso, ha sottolineato che lo sgombero era necessario per dare effettiva esecuzione al sequestro e per assicurare che il terreno fosse destinato agli scopi sociali per cui era stato previsto.





