Nella mattinata di ieri, il personale dell’ufficio tecnico del Comune di Torre Annunziata ha posto sotto sigilli due edifici fatiscenti e abbandonati nel centro storico della città: uno in via Giardino 56 e l’altro in via Rampa Nunziate, quest’ultimo tristemente noto per il crollo che nel luglio del 2017 causò la morte di 8 persone.

Intervento in via Giardino
Nel caso di via Giardino 56, nonostante l’edificio fosse già sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria, l’intervento del Comune ha avuto l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica, a seguito delle evidenti carenze igienico-sanitarie. Con l’ausilio della Guardia di Finanza, gli accessi all’edificio sono stati murati e la struttura è sgomberata. Questo intervento si è reso necessario per evitare rischi per la sicurezza dei cittadini e per contrastare l’occupazione abusiva del sito.

Rimozione dei rischi su Rampa Nunziate
Successivamente, l’ufficio tecnico ha esteso l’operazione a via Rampa Nunziate, dove una parte della palazzina, gravemente danneggiata dal crollo del 7 luglio 2017, è ancora in piedi. In questo caso, anche qui tutti gli accessi sono murati, per impedire l’ingresso nelle strutture pericolanti. Il crollo del 2017 ha sollevato forti preoccupazioni tra i cittadini e, per garantire ulteriormente la sicurezza, è stato necessario intervenire con urgenza.

Le dichiarazioni del sindaco
Il sindaco Corrado Cuccurullo ha dichiarato: «La palazzina di via Giardino è stata oggetto di diverse segnalazioni da parte dei residenti del quartiere. Abbiamo raccolto le preoccupazioni degli abitanti e proceduto a murare tutti i varchi per rendere impossibile l’accesso». Riguardo la situazione di via Rampa Nunziate, il sindaco ha ribadito l’importanza di non lasciare la struttura in stato di abbandono perennemente, aggiungendo: «Stiamo lavorando alla riqualificazione della Rampa, arteria fondamentale nella viabilità torrese. Non possiamo lasciare quel rudere in piedi per sempre».