Oggi si è segnato un importante traguardo per l’Ente Autonomo Voluturno (EAV), poiché entrano in servizio gli ultimi 10 dipendenti in graduatoria dal concorsone lanciato nell’agosto del 2018 e chiuso nel 2019. Questo concorso prevedeva inizialmente 350 assunzioni, ma sono finiti come assunti tutti coloro che hanno superato le prove, portando il totale delle assunzioni a 600, ben oltre le previsioni iniziali. Le prime assunzioni risalgono al 18 agosto 2019, e oggi, con l’ingresso in servizio degli ultimi 10 vincitori, le graduatorie sono definitivamente esaurite. Tra i neoassunti di oggi, spiccano quattro ingegneri, dimostrando la varietà delle posizioni occupate grazie a questo concorso.
Questo successo non è un caso isolato: dall’inizio del concorsone dei 350 e attraverso altri concorsi e procedure negli anni successivi, dall’anno 2019 ad oggi, l’EAV ha dato lavoro a 1.232 persone. Questo include autisti, capotreni, macchinisti, operai, impiegati, ingegneri, avvocati e laureati in economia aziendale.
Il piano triennale di assunzioni lanciato nel 2024 prevede ulteriori 398 assunzioni, di cui circa un terzo nel corso dell’anno in corso. Questo impegno a continuare ad assicurare opportunità di lavoro è un segno tangibile dell’importanza che l’EAV attribuisce al proprio capitale umano.
Il presidente di EAV, Umberto De Gregorio, commenta con orgoglio questo risultato: “Quando abbiamo lanciato il concorsone dei 350 nel lontano 2018, dopo il blocco del turnover nella pubblica amministrazione, sembravamo dei visionari”. Aggiunge: “Oggi oltre un terzo della forza lavoro in EAV è stata assunta negli ultimi cinque anni. Il capitale umano rappresenta per la nostra azienda il principale asset su cui investire. Nella pubblica amministrazione tutto è complicato, anche assumere, ma alla fine chi meritava è entrato in EAV, prima o dopo”.
Questa iniziativa dimostra che, nonostante le sfide e le complessità della pubblica amministrazione, è possibile realizzare obiettivi ambiziosi e offrire opportunità di lavoro significative per chi merita.