Andrea Napolitano, 39 anni, è condannato all’ergastolo e a due mesi di isolamento diurno per aver ucciso Ylenia Lombardo, 33 anni, a calci e pugni durante una lite. La giovane finì massacrata il 5 maggio 2021 nell’appartamento di San Paolo Belsito, in provincia di Napoli, dove i due vivevano insieme. Napolitano si è dichiarato colpevole e ha confessato di aver picchiato e dato alle fiamme la ragazza perché pensava che lei avesse preso una carta prepagata carica di circa 15mila euro. La confessione è arrivata poche ore dopo il delitto e il trentanovenne è tuttora in carcere.

Ylenia Lombardo lavorava come collaboratrice domestica e badante. Era descritta come una ragazza solare e riservata, e si era trasferita a San Paolo Bel Sito da meno di un anno. La giovane aveva una figlia di undici anni, che era stata anche lei vittima di maltrattamenti da parte del compagno di Ylenia. Prima di morire, Ylenia aveva scritto un post su Facebook in cui diceva di non voler più discutere per far capire i suoi sentimenti.

La sentenza è emessa dopo il processo in cui i familiari di Ylenia si sono costituiti parte civile rappresentati dagli avvocati Umberto Nappi e Antonio Maffettone. L’imputato è stato difeso dall’avvocato Sabato Saviano, che ha preannunciato di impugnare la sentenza di primo grado dopo aver letto le motivazioni.”