Un messaggio anonimo dai toni intimidatori ha preso di mira il segretario cittadino del Partito Democratico di Castel Volturno, Alessandro Buffardi, dopo una polemica politico-elettorale nata sui social. «Se non togli quel post succede una strage», è il contenuto della minaccia ricevuta tramite un account privato.

La polemica sul materiale elettorale

La vicenda ha origine da un post pubblicato da Buffardi, che denunciava la presenza di fac-simile elettorali dell’assessora comunale Angela Parente, candidata alle regionali, distribuiti durante l’inaugurazione del centro sportivo dei frati comboniani a Destra Volturno. A ricevere i volantini sarebbero state due studentesse dell’Istituto alberghiero impegnate nelle attività di accoglienza.

Il personale scolastico sarebbe intervenuto subito per ritirare il materiale. Tuttavia, una foto scattata prima della rimozione è finita online ed è stata utilizzata dal dirigente dem per contestare l’episodio.

Dalle polemiche ai messaggi di minaccia

Come spesso accade in casi di tensione politica, sotto il post sono comparsi commenti dai toni accesi provenienti da entrambe le parti. Ma la situazione è degenerata nelle conversazioni private: Buffardi e sua moglie avrebbero ricevuto messaggi volti a far cancellare la pubblicazione, con riferimento alla tutela della privacy delle due minorenni ritratte nella foto.

Il segretario Pd dichiara di aver già provveduto a oscurare i volti e di non aver ritenuto opportuno rimuovere il contenuto. Poi è arrivata la minaccia più grave da un profilo anonimo, che lo ha spinto a rivolgersi ai propri legali. La denuncia è già stata formalizzata.

Le reazioni politiche

La solidarietà nei confronti di Buffardi è arrivata da esponenti di diversi schieramenti politici. Alcune voci del centrodestra tendono però a ridimensionare il caso, ipotizzando che i messaggi più aggressivi possano provenire dall’ambiente scolastico delle due ragazze e non da un contesto politico organizzato.

Le prossime mosse

La questione ora è al vaglio delle autorità competenti. Buffardi ribadisce di aver agito per denunciare una possibile violazione delle norme elettorali e di voler proseguire nel percorso legale per chiarire l’origine delle minacce.