«Vogliamo dare il nostro contributo alla bonifica del fiume Sarno e restituirlo alle comunità nella sua originaria salubrità, concorrendo a prevenire l’inquinamento del nostro mare, di cui il Sarno è uno dei principali responsabili. Bonificare il fiume significa bonificare anche il mare». Così il procuratore generale di Napoli Aldo Policastro, intervenuto alla riunione interdistrettuale convocata per rilanciare le indagini sul grave inquinamento del corso d’acqua più compromesso d’Europa.
Policastro ha sottolineato come «l’azione della magistratura e delle forze di polizia non possa essere disgiunta dalle attività amministrative e di bonifica svolte da altre istituzioni». Per affrontare un problema così complesso, ha ribadito, «collaborazione e coordinamento sono fondamentali per un’azione davvero efficace».
Il report Arpac e le nuove priorità di intervento
Durante l’incontro, l’Arpac ha illustrato un report completo sullo stato di salute del fiume Sarno, frutto di sopralluoghi, campionamenti e analisi chimico-fisiche e batteriologiche eseguite lungo l’intero corso del fiume e dei suoi affluenti. Il documento ha permesso di individuare:
i tratti più compromessi,
i contaminanti più pericolosi,
le fonti principali di pressione ambientale.
Sulla base di queste evidenze, i partecipanti hanno definito priorità operative condivise e un protocollo investigativo comune, con una ripartizione delle risorse umane, tecniche e materiali disponibile — risorse che, è stato sottolineato, restano purtroppo limitate. Stabilito anche un cronoprogramma dettagliato e una valutazione trimestrale dei risultati raggiunti da tutte le istituzioni coinvolte.
I presenti
Alla riunione hanno partecipato:
il procuratore generale di Salerno, rappresentato dalla dott.ssa Polito;
i procuratori della Repubblica di Avellino (Airoma), Torre Annunziata (Fragliasso) e Nocera Inferiore, rappresentato dalla dott.ssa Colucci;
i comandanti regionali dell’Arma dei Carabinieri, dei Carabinieri Forestali, della Guardia di Finanza;
l’Ammiraglio Comandante del Distretto Marittimo di Napoli con i suoi collaboratori;
la dirigente della Polizia Metropolitana di Napoli;
i rappresentanti di Arpac Campania e Ispra.