Una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 registrata nelle prime ore di oggi, venerdì 14 novembre, nell’area del Vesuvio. Il movimento sismico è stato rilevato alle 4.31 dai sensori dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV e ha avuto come epicentro la zona compresa tra Massa di Somma e San Sebastiano al Vesuvio. La profondità dell’evento è stimata intorno ai 2 chilometri.
La scossa è avvertita chiaramente in diversi comuni dell’area vesuviana e nella zona orientale di Napoli, raggiungendo anche località più distanti come Portici, Ercolano, Torre del Greco e, in provincia di Salerno, il comune di Scafati.
Nessun danno segnalato
Secondo le prime informazioni disponibili, non sono registrati danni a edifici né risultano feriti. L’evento si inserisce nella normale attività sismica del Vesuvio, che non ha collegamenti con la sismicità dei Campi Flegrei. Come più volte chiarito dagli esperti dell’Osservatorio Vesuviano, i terremoti che interessano il vulcano sono legati ai processi di abbassamento del cratere e alla dinamica interna del complesso vulcanico.
Il contesto geologico del Vesuvio
Il Vesuvio è costituito dalla caldera del Monte Somma, la struttura più antica, e dal cono più recente formatosi dopo l’eruzione del 79 d.C., quella che distrusse Pompei. L’ultima eruzione risale al 1944. Da allora il vulcano si trova in uno stato di quiescenza, caratterizzato da attività fumarolica e da una bassa sismicità.
Gli eventi sismici dell’area vesuviana si originano principalmente a profondità comprese tra 1 e 2 chilometri. I dati di monitoraggio indicano inoltre un lento abbassamento del suolo, stimato in circa 6 millimetri l’anno.





