Durante il primo appello delle prove di ammissione a Medicina dell’Università Federico II, svolto ieri nel campus di Monte Sant’Angelo e rivolto a oltre tremila candidati, sono emerse segnalazioni di presunte irregolarità legate all’uso dei cellulari all’interno delle aule. Sui canali di messaggistica hanno iniziato a circolare fotografie delle domande a risposta multipla, un elemento che, secondo chi denuncia l’accaduto, indicherebbe che alcuni partecipanti sarebbero riusciti a utilizzare lo smartphone durante la prova.
I testimoni raccontano anche un episodio ancor più sorprendente: in una delle aule sarebbe udito un audio riconducibile a un assistente virtuale, «la voce di ChatGPT», come riferito da chi era presente. Un dettaglio che alimenta ulteriori dubbi sulla gestione dei dispositivi elettronici.
Secondo alcune testimonianze, la causa del problema sarebbe da ricercare nella possibilità concessa ai candidati di tenere i telefoni nelle proprie borse, poste accanto alle postazioni d’esame. «Se un cellulare è in borsa e qualcuno usa un auricolare, può ascoltare e comunicare con l’esterno», sostiene una delle persone che ha segnalato l’accaduto.
La vicenda resta da chiarire e potrebbe avere conseguenze rilevanti, considerata la delicatezza e la competizione legata ai test di ammissione. Il secondo appello è previsto per il 10 dicembre.