“La sanità è divenuta multidisciplinare e la biologia sta rivoluzionando il settore sanitario, offrendo opportunità lavorative innovative e fondamentali per migliorare la salute e la qualità della vita. Campi come la biotecnologia, la genomica e la medicina personalizzata sono la nuova frontiera per la longevità”. Lo ha detto Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi, che ha partecipato insieme all’Ordine dei Biologi di Campania e Molise e altre sigle di professioni sanitarie al convegno dal titolo “Rialziamoci in Salute. La sfida della Campania per tornare grandi”.

Una occasione per ribadire la centralità delle professioni sanitarie che meritano l’attenzione del Governo e della politica in generale e il riordino delle professioni sanitarie. Gli anni della pandemia, ha sottolineato D’Anna, sono stati preziosi in quanto hanno messo in luce il lavoro dei biologi che con la loro ricerca , milioni i test genetici effettuati, hanno contribuito a contrastare il virus covid 19.

Sul tema della biologia quale scienza del terzo millennio è intervenuto anche Arnolfo Petruzziello, presidente dell’Ordine dei biologi della Campania: “la genomica, la medicina di precisione e predittiva, la fecondazione medicalmente assistita sono i campi in cui i i biologi svolgono un ruolo fondamentale nella ricerca e nell’applicazione di queste conoscenze. La competenza dei biologi è essenziale per lo sviluppo di strategie personalizzate di prevenzione e trattamento”. L’allargamento delle scuole di specializzazione aperte anche ai non medici è il segnale di un’attenzione da parte delle Istituzioni che i biologi attendevano da tempo. Al convegno ha partecipato, tra gli altri, anche Marta Schifone che ha presentato l’emendamento alla Legge di Bilancio 2025 con la cui approvazione è stato riconosciuto un contributo economico annuale di 4.773 euro per gli specializzandi iscritti alle scuole pubbliche di specializzazione universitaria.