Olanda, 180 tifosi del Napoli arrestati ed espulsi senza aver fatto nulla: "Trattati come criminali"
Circa 180 tifosi del Napoli sono stati fermati e successivamente espulsi dall’Olanda nella notte tra lunedì e martedì, a poche ore dalla partita di Champions League contro il PSV Eindhoven. L’operazio...
Circa 180 tifosi del Napoli sono stati fermati e successivamente espulsi dall’Olanda nella notte tra lunedì e martedì, a poche ore dalla partita di Champions League contro il PSV Eindhoven. L’operazione è stata condotta dalla Polizia locale di Eindhoven dopo che i supporter italiani avevano violato la zona di sicurezza istituita dal sindaco in vista dell’incontro.
Secondo quanto riferito dal quotidiano olandese de Gelderlander, la Polizia ha motivato il fermo sostenendo che il gruppo di tifosi “ha provocato disordini” nel centro cittadino. I sostenitori partenopei, trasportati a bordo di tre autobus, sono stati condotti presso la stazione di polizia di Mathildelaan per l’identificazione. Non risultano scontri con i tifosi del PSV, ma gli agenti sarebbero intervenuti dopo il rifiuto degli italiani di lasciare l’area centrale.
Tutti i biglietti in possesso dei tifosi fermati sono stati annullati. La Polizia olandese ha poi disposto l’espulsione dei supporter senza titolo d’ingresso, accompagnandoli fuori dal territorio nazionale.
Tajani: “Seguiamo il caso da vicino”
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto sulla vicenda con un messaggio pubblicato su X:
“Sto seguendo il caso dei tifosi del Napoli fermati a Eindhoven per controlli prima della partita di stasera. L’Ambasciata italiana all’Aja ha inviato personale sul posto e sono presenti anche agenti della Digos. La Polizia olandese allontanerà i tifosi senza biglietto”.
Le testimonianze dei tifosi: “Trattati come criminali”
Tra i 180 tifosi espulsi c’è chi denuncia un trattamento ingiustificato. Fabio, uno dei supporter partenopei fermati, ha raccontato la propria esperienza:
“Eravamo arrivati in auto, volevamo solo bere una birra prima della partita. Appena entrati in un parcheggio, la polizia ci ha circondati. Ci hanno perquisiti e identificati senza spiegazioni, come se fossimo criminali. Poi siamo stati portati in un ufficio di polizia, interrogati senza avvocato e infine costretti a lasciare la città. I biglietti sono stati annullati e nessuno ci rimborserà”.
Il tifoso ha aggiunto di essere rimasto sorpreso dalla durezza dei controlli e dalle minacce ricevute:
“Ci è stato detto che la polizia italiana avrebbe potuto disporre un Daspo nei nostri confronti. È una situazione assurda: non abbiamo fatto nulla e ci è stato impedito di vedere la nostra squadra”.