L'orrore sotto casa, ragazza uccide i figlioletti appena nati

Una giovane donna di Reggio Calabria è stata posta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, gravemente indiziata dei reati di omicidio per soffocamento dei suoi due figli appena nati, oc...

A cura di Luca Vitale
09 ottobre 2025 17:00
L'orrore sotto casa, ragazza uccide i figlioletti appena nati -
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Una giovane donna di Reggio Calabria è stata posta agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, gravemente indiziata dei reati di omicidio per soffocamento dei suoi due figli appena nati, occultamento dei cadaveri e soppressione di un terzo neonato partorito tre anni fa. L’indagine, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria e condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha avuto origine nel luglio 2023, quando i genitori della donna, nella loro abitazione a Pellaro, hanno scoperto i corpi senza vita di due neonati avvolti in una coperta e nascosti in un armadio.

Le indagini e le prove raccolte

La misura cautelare è emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura, a seguito di un articolato quadro indiziario. Gli investigatori hanno analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, dalle quali è emerso che la donna si trovava da sola in casa tra le 19:00 e le 20:30 dell’8 luglio, fascia oraria compatibile con il parto e la morte dei bambini.

Ulteriori riscontri sono arrivati dagli esami biologici effettuati sul materiale organico sequestrato al Policlinico di Messina, dove la donna era sottoposta a un intervento di raschiamento. Gli accertamenti medico-legali hanno confermato che i due neonati erano figli dell’indagata, nati vivi, e che la causa della morte è riconducibile a soffocamento.

Il contesto familiare e i precedenti sospetti

Nel corso delle audizioni, i familiari hanno dichiarato di essere ignari di quanto accaduto. Hanno inoltre riferito di un recente ricovero della figlia presso il GOM di Reggio Calabria per una forte emorragia, episodio che la giovane aveva giustificato come un semplice malessere, negando di essere incinta.

Dall’analisi dei messaggi scambiati con il fidanzato, indagato per favoreggiamento personale, sono emersi elementi che hanno aggravato il quadro investigativo. In particolare, le conversazioni hanno rivelato che la coppia aveva vissuto una situazione analoga nel 2022, caratterizzata da disaccordi sulla decisione di portare avanti una gravidanza. Secondo quanto ricostruito, nell’agosto di quell’anno la donna avrebbe partorito e poi soppresso il neonato.

Le ricerche e gli sviluppi

Per verificare tale ipotesi, la Squadra Mobile — con l’ausilio di unità cinofile specializzate e georadar — ha eseguito un decreto di perquisizione negli immobili e nei terreni appartenenti o riconducibili alla donna e al compagno, alla ricerca di eventuali resti umani legati al parto del 2022.

Le indagini proseguono per accertare tutti i contorni della vicenda e chiarire le eventuali responsabilità del fidanzato, tuttora indagato a piede libero per favoreggiamento personale.

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