Dopo settimane di denunce pubbliche e un esposto presentato in Procura, arriva un nuovo attacco da parte dei comitati dei pendolari della Circumvesuviana contro l’Eav (Ente Autonomo Volturno).
Al centro della protesta, la mancata riapertura della linea Napoli–Baiano, chiusa per lavori e ancora senza una data ufficiale per la ripresa del servizio.
In un comunicato congiunto, diffuso il 6 ottobre, i rappresentanti Enzo Ciniglio (gruppo No al taglio dei treni della Circumvesuviana), Salvatore Ferraro (gruppo Circumvesuviana-Eav), Salvatore Alaia (presidente del comitato civico E(a)vitiamolo Sperone) e Marcello Fabbrocini (presidente del comitato Cifariello Ottaviano), hanno duramente criticato l’azienda per l’ennesimo rinvio e per la mancanza di trasparenza.
Secondo quanto riportato nella nota, «solo ieri, attraverso i canali ufficiali di Eav, è pubblicato un annuncio in merito alla riapertura della linea di Baiano che, oltre ad addossare la colpa della mancata apertura a generici motivi tecnici, non indica alcuna data certa, rimandando verosimilmente a fine mese».
«Pressappochismo e mancanza di rispetto verso i viaggiatori»
I pendolari definiscono la gestione della vicenda «un esempio di pressappochismo intollerabile».
«Non è più sopportabile – scrivono – la strafottenza e la presa in giro dei vertici Eav, irrispettosi anche del codice etico di cui sono firmatari, che impone una comunicazione chiara e puntuale».
Alla vigilia dell’incontro con i sindaci dei territori serviti dalla tratta di Baiano, i comitati denunciano che l’azienda «continua a non fornire alcuna informazione utile» sulla data effettiva di riapertura.
Una situazione aggravata, aggiungono, dal fatto che «solo pochi giorni fa i vertici Eav avevano fornito date precise: per il direttore operativo il giorno buono sarebbe stato il 13 ottobre, mentre per il presidente la riapertura sarebbe dovuta avvenire dopo il 27, data prevista per la fine dei lavori».