Con la nuova Legge di Bilancio 2025 torna uno degli incentivi più richiesti dalle famiglie italiane: il Bonus Sicurezza, una detrazione fiscale del 36% destinata a chi installa sistemi di protezione domestica come antifurti, telecamere e porte blindate.
La misura consente di recuperare parte delle spese sostenute direttamente nella dichiarazione dei redditi, senza dover avviare lavori di ristrutturazione.
Cos’è il Bonus Sicurezza 2025
Il Bonus Sicurezza è un’agevolazione autonoma che rientra tra i bonus casa previsti dall’articolo 16-bis del TUIR (DPR 917/1986). A differenza di altri incentivi, non è collegato a interventi edilizi: può essere richiesto da chiunque voglia aumentare il livello di sicurezza della propria abitazione.
La detrazione del 36% si applica fino a un massimo di 48.000 euro per ogni unità immobiliare, con un recupero suddiviso in dieci rate annuali di pari importo.
Esempio: una spesa di 10.000 euro per l’installazione di un impianto d’allarme genera una detrazione complessiva di 3.600 euro, pari a 360 euro all’anno per dieci anni.
Chi può richiederlo
Possono beneficiare del Bonus Sicurezza 2025:
i proprietari di immobili;
gli inquilini in affitto;
i comodatari;
i titolari di diritti reali (usufrutto, uso, abitazione o superficie).
È necessario che chi presenta la domanda sostenga direttamente la spesa e che l’immobile sia esistente e accatastato. Il bonus si applica sia alle abitazioni principali sia alle seconde case, comprese le parti comuni di edifici condominiali.
Interventi e dispositivi ammessi
L’agevolazione copre una vasta gamma di interventi mirati alla prevenzione di furti, aggressioni o effrazioni. Tra le spese ammesse rientrano:
Sistemi di allarme e antifurto, con sensori, sirene, centraline e collegamenti digitali;
Impianti di videosorveglianza, sia interni che esterni, con registrazione e controllo remoto;
Porte blindate, grate, inferriate e serrature di sicurezza;
Cancelli automatici e sistemi di chiusura rinforzati;
Videocitofoni digitali collegati ad app o dispositivi mobili;
Casseforti a muro installate in modo permanente.
Sono invece escluse dal beneficio le spese per servizi di vigilanza privata, abbonamenti a centrali operative o canoni mensili di sorveglianza: il bonus copre soltanto acquisto e installazione di impianti e dispositivi.
Come ottenere la detrazione: la procedura corretta
Non è prevista una piattaforma di domanda o un bando dedicato. L’accesso al Bonus Sicurezza avviene direttamente in sede di dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF).
Per ottenere la detrazione è però obbligatorio effettuare i pagamenti tramite bonifico parlante bancario o postale, con i seguenti dati:
Causale del versamento che richiami l’art. 16-bis del DPR 917/1986;
Codice fiscale del beneficiario della detrazione;
Partita IVA o codice fiscale dell’impresa o professionista che ha effettuato i lavori;
Estremi della fattura di riferimento.
Un errore anche minimo nella causale o nei dati fiscali può comportare la perdita del diritto alla detrazione. È quindi consigliabile verificare ogni elemento prima di procedere con il pagamento.
Documenti da conservare
Il contribuente deve mantenere copia di:
fatture o ricevute dei lavori eseguiti;
bonifici parlanti;
eventuali permessi comunali o dichiarazioni di conformità;
schede tecniche dei dispositivi installati.
La documentazione può essere richiesta in fase di controllo dall’Agenzia delle Entrate per verificare la correttezza dell’agevolazione.
Compatibilità con altri bonus casa
Il Bonus Sicurezza può essere cumulato con altre detrazioni fiscali, come l’Ecobonus per il risparmio energetico o il Bonus Mobili, purché le spese siano distinte e documentate separatamente.
Questo consente di pianificare interventi coordinati — ad esempio, installare un antifurto e sostituire gli infissi — beneficiando di più agevolazioni contemporaneamente.
Perché conviene investire nella sicurezza domestica
Oltre al risparmio fiscale, il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta un incentivo concreto alla prevenzione dei reati predatori e alla protezione dei beni familiari.
I sistemi di allarme di ultima generazione e le telecamere connesse a smartphone permettono di monitorare costantemente la casa, aumentando il controllo anche a distanza.
In un periodo in cui i dati sui furti in abitazione restano elevati, questa misura offre una doppia garanzia: tranquillità quotidiana e vantaggio economico.
Un investimento che aumenta valore e serenità
Il Bonus Sicurezza 2025 non è soltanto una detrazione fiscale, ma un’opportunità per valorizzare gli immobili, migliorare la sicurezza urbana e promuovere una cultura della prevenzione.
Chi investe oggi in protezione domestica non solo riduce il rischio di intrusioni, ma aumenta il valore del proprio patrimonio e contribuisce a creare comunità più sicure.