Dal mese di ottobre parte ufficialmente l’assegnazione della Carta “Dedicata a te”, un contributo economico di 500 euro destinato alle famiglie italiane in difficoltà. Dopo la pubblicazione del decreto attuativo sulla Gazzetta Ufficiale del 12 agosto e la comunicazione dell’INPS del 1° settembre, il percorso di erogazione è ormai avviato.

Si tratta di una misura rivolta a oltre 1,1 milioni di famiglie, che riceveranno una carta prepagata Postepay utilizzabile per acquistare beni di prima necessità presso esercizi commerciali convenzionati.

Requisiti per ottenere la Carta “Dedicata a te”

Per accedere al sussidio è necessario rispettare due condizioni principali:

ISEE non superiore a 15.000 euro;

appartenenza a un nucleo familiare con almeno tre componenti, rientrante in una delle seguenti categorie:

famiglie con almeno un figlio nato entro il 31 dicembre 2011, famiglie con almeno un figlio nato entro il 31 dicembre 2007, famiglie composte da almeno tre persone indipendentemente dall’età.

La priorità verrà data ai nuclei con ISEE più basso.

Procedura di assegnazione: non serve fare domanda

A differenza di altri bonus, non è necessario presentare alcuna domanda. L’intero processo sarà gestito automaticamente da INPS, Comuni e Poste Italiane attraverso queste fasi:

Entro l’11 settembre: l’INPS trasmette a ciascun Comune l’elenco dei nuclei potenzialmente beneficiari.

Entro 30 giorni: i Comuni verificano i requisiti (residenza e compatibilità con altri sussidi).

INPS acquisisce gli elenchi aggiornati e li invia a Poste Italiane per l’attivazione delle carte prepagate.

Poste comunica gli identificativi delle carte all’INPS, che li inoltra ai Comuni.

I Comuni informano le famiglie selezionate dell’avvenuta concessione.

Le carte saranno quindi distribuite direttamente agli aventi diritto, già caricate con i 500 euro, da spendere entro il 28 febbraio 2026.

Chi è escluso dal beneficio

Non potranno usufruire della Carta “Dedicata a te” i nuclei che già ricevono altri sostegni economici, tra cui:

Assegno di inclusione;

Sussidi nazionali, regionali o comunali contro la povertà;

NASpI;

Cassa Integrazione;

Indennità di mobilità.

La scelta del Governo è stata quella di indirizzare le risorse verso chi non percepisce già forme di sostegno al reddito, garantendo così un aiuto concreto alle famiglie più vulnerabili.