Polmoniti da influenza, picco di pazienti al Santobono

Febbre alta e complicazioni tra i bambini

A cura di Redazione
26 dicembre 2025 08:00
Polmoniti da influenza, picco di pazienti al Santobono -
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Aumento significativo degli accessi al Pronto Soccorso pediatrico dell’ospedale Santobono di Napoli a causa dell’influenza stagionale. Nelle ultime settimane la struttura sta registrando un vero e proprio picco di casi tra i più piccoli, con sintomi spesso intensi e, in alcuni casi, complicazioni.

Febbre alta, mal di gola e tosse sono le manifestazioni più frequenti. Secondo fonti interne all’ospedale, circa l’80 per cento degli accessi al Pronto Soccorso riguarda bambini colpiti dall’influenza. Un dato che fotografa la forte pressione sul sistema sanitario pediatrico in questo periodo.

Meno bronchioliti grazie alla profilassi neonatale

In controtendenza rispetto agli anni passati, risulta invece in calo il numero di bambini ricoverati per bronchiolite. Un risultato attribuito all’efficacia della profilassi con anticorpo monoclonale somministrata alla nascita, che sta mostrando effetti significativi nella prevenzione delle forme più gravi della malattia respiratoria.

Influenza variante K: cresce l’attenzione tra i medici

Particolare attenzione è rivolta alla cosiddetta variante K dell’influenza, attualmente in diffusione in Italia e non coperta dal vaccino trivalente. Secondo Silvestro Scotti, medico di medicina generale e segretario nazionale della Fimmg, il virus si sta diffondendo soprattutto tra i bambini, favoriti dai contatti ravvicinati in ambito scolastico.

Nelle prossime settimane, tuttavia, il picco influenzale potrebbe estendersi anche ad adulti e anziani, complice l’aumento delle occasioni di socialità legate alle festività natalizie.

Polmoniti in aumento al Cardarelli di Napoli

Parallelamente alla situazione pediatrica, al Pronto Soccorso dell’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli si registra un incremento degli accessi per polmoniti, soprattutto tra i pazienti più anziani. Al momento, l’influenza non rappresenta ancora la principale causa di ricovero, ma sono in circolazione diversi virus respiratori, tra cui rinovirus, adenovirus e virus parainfluenzali.

Gli specialisti prevedono che il vero picco influenzale si manifesterà tra gennaio e febbraio. Quest’anno, avvertono, l’impatto potrebbe essere più rilevante rispetto alle stagioni precedenti, sia per la diffusione della variante K sia per il possibile aumento dei ricoveri ospedalieri.

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