Tragedia nella zona industriale di Marcianise, in provincia di Caserta. Un’esplosione violentissima all’interno dell’azienda di trattamento rifiuti Ecopartenope ha provocato la morte di tre persone e il ferimento di altre due. La deflagrazione, avvenuta nel primo pomeriggio, è stata avvertita a chilometri di distanza ed è stata causata dallo scoppio di un serbatoio contenente oli esausti.

Le vittime dell’esplosione

A perdere la vita sono stati:

Pasquale Di Vita, titolare della ditta;

Ciro Minopoli, operaio;

Antonio Diodato, operaio.

Tutti e tre erano originari di Napoli. Secondo la prima ricostruzione, i lavoratori stavano eseguendo operazioni di saldatura su una sonda quando una scintilla ha innescato i gas prodotti dagli oli. L’esplosione ha divelto la parte superiore del silos e scaraventato i corpi a diversi metri di distanza.

I Vigili del Fuoco, intervenuti immediatamente sul posto, hanno spiegato in una nota che «due dei tre lavoratori deceduti sono stati sbalzati addirittura sul tetto di un’azienda confinante».

Feriti e soccorsi

Oltre alle tre vittime, due persone sarebbero rimaste lievemente ferite e trasportate in ospedale per accertamenti. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato, i sanitari del 118 e i tecnici dell’ASL di Caserta – Dipartimento di Prevenzione.

Familiari disperati e momenti di tensione

All’esterno della fabbrica si sono vissute ore drammatiche: parenti e amici delle vittime, accorsi non appena diffusa la notizia, hanno espresso tutta la loro disperazione e rabbia. Non sono mancati momenti di tensione anche con i giornalisti presenti, tanto che la polizia è dovuta intervenire per riportare la calma.

Indagini e inchiesta

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha già avviato le prime verifiche e nelle prossime ore aprirà un fascicolo di indagine. Saranno fondamentali gli accertamenti tecnici della Polizia, dei Vigili del Fuoco e dei funzionari dell’ASL per chiarire le cause dell’esplosione e stabilire eventuali responsabilità.