Tra le agevolazioni economiche destinate agli invalidi civili minorenni c’è l’indennità di frequenza, un sussidio mensile erogato dall’INPS pari a 336 euro.
L’obiettivo è garantire supporto alle famiglie e favorire l’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità.
Ma cosa succede nei mesi estivi, quando le scuole sono chiuse? Vediamo quando spetta e quali documenti servono per non perdere il diritto all’assegno.
Chi ha diritto all’indennità di frequenza
Il beneficio è riconosciuto ai minorenni con disabilità, a condizione che:
frequentino una scuola pubblica o privata di ogni ordine e grado;
siano iscritti ad asilo nido, centri di formazione professionale o centri di riabilitazione (pubblici o convenzionati);
rispettino il requisito reddituale, ossia un reddito annuo personale non superiore a 5.771,35 euro.
L’indennità viene corrisposta fino al compimento della maggiore età.
Indennità di frequenza anche d’estate: come funziona
La legge prevede che la prestazione possa essere erogata per 12 mesi all’anno, ma non in modo automatico.
Durante i mesi estivi (luglio, agosto e settembre), infatti, l’INPS richiede la prova della continuità della frequenza.
In assenza di frequenza scolastica o di altre attività riconosciute, l’assegno non viene pagato.
Quali documenti servono per riceverla in estate
Per non perdere l’indennità di frequenza nei mesi estivi, i genitori devono presentare all’INPS una documentazione che attesti la prosecuzione del percorso scolastico o riabilitativo.
Sono validi:
certificato di iscrizione rilasciato dalla scuola per l’anno successivo;
attestazione di frequenza ad attività extrascolastiche o centri di riabilitazione;
certificazione rilasciata dall’ASL.
La comunicazione deve essere presentata ogni anno, tramite la procedura telematica prevista dall’INPS.
L’indennità di frequenza INPS da 336 euro al mese può essere riconosciuta anche nei mesi estivi, ma solo se viene dimostrata la continuità della frequenza scolastica o riabilitativa.
Per i genitori è quindi fondamentale muoversi in anticipo, presentando la documentazione richiesta ed evitando ritardi nell’erogazione del sussidio.





