L’importanza dell’educazione emotiva e sessuale nelle scuole è un tema cruciale nella società odierna, soprattutto se consideriamo i dati allarmanti sui femminicidi in Italia. La scuola sta per cominciare e si fa sempre più necessaria una educazione per arginare un fenomeno sempre dilagante anche tra i minori.
Secondo l’Osservatorio nazionale NUDM, quest’anno sono stati registrati 60 femminicidi, con un’età media delle vittime di 54 anni. Ciò che è ancora più preoccupante è che nella quasi totalità dei casi, l’assassino era conosciuto dalla persona uccisa, spesso il marito, il partner o l’ex partner.
I dati sui femminicidi sono allarmanti
– 60 femminicidi registrati nel 2025 in Italia
– 69 casi di femminicidi, lesbicidi e trans*cidi monitorati nel 2025
– 42 tentati femminicidi riportati nelle cronache online
– 36 figli minori rimasti orfani in seguito al femminicidio della madre
L’educazione emotiva e sessuale può giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione della violenza di genere. Educare i giovani a riconoscere i segnali di allarme della violenza, a rispettare i confini personali e a costruire relazioni sane può aiutare a ridurre il numero di femminicidi. Ecco che la scuola è chiamata ad implementare programmi di educazione emotiva e sessuale per promuovere la consapevolezza e la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere fornendo strumenti e risorse per aiutare gli studenti a riconoscere e affrontare la violenza. La lotta contro i femminicidi richiede un cambiamento culturale profondo che coinvolga istituzioni, famiglie, scuole e cittadini. E può avvenire solo attraverso un’educazione emotiva e sessuale.