Conoscere in anticipo l’importo della rata mensile di un mutuo è uno dei passaggi fondamentali per valutarne la sostenibilità economica. Per questo è utile affidarsi a strumenti sicuri e aggiornati, come il calcolatore disponibile su MutuiOnline.it, che calcola il mutuo in pochi click. Il contesto attuale, con tassi ancora moderati e previsioni di ulteriore allentamento monetario, rende particolarmente utile l’uso di questi strumenti: calcolare la rata del mutuo non è solo una precauzione, ma un passaggio chiave per cogliere le migliori condizioni oggi disponibili.
Le decisioni della BCE e l’impatto sui mutui
Dopo quattro tagli consecutivi nei primi sei mesi dell’anno, a luglio 2025 la BCE ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Il tasso sui depositi è rimasto al 2,00%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%. La decisione è stata presa in attesa di maggiori certezze sul fronte geopolitico, con le tensioni commerciali tra UE e Stati Uniti ancora irrisolte.
Tuttavia, l’attuale livello dell’inflazione è ormai in linea con l’obiettivo del 2% fissato da Francoforte. Per questo, secondo molti analisti, un ultimo taglio dei tassi potrebbe arrivare a settembre, chiudendo così il ciclo avviato nel 2024. Le prospettive per chi intende accendere un mutuo nei prossimi mesi restano dunque interessanti, ma è fondamentale monitorare i movimenti del mercato e fare simulazioni personalizzate per valutare l’impatto reale sulla propria situazione economica.
Come fare il calcolo della rata
Per avere un’idea chiara e immediata dell’impatto economico di un mutuo è fondamentale usare uno strumento di simulazione. Il calcolatore di MutuiOnline.it consente di conoscere in anticipo l’importo della rata mensile in base a vari parametri: importo richiesto, durata del mutuo, tipo di tasso (fisso, variabile, variabile con CAP), tasso di interesse e spese accessorie.
Grazie a questo strumento si possono confrontare diverse offerte disponibili sul mercato in tempo reale e valutare quale soluzione sia più vantaggiosa in base al proprio profilo e alle proprie necessità. È possibile anche inserire l’importo massimo che si è disposti a pagare ogni mese, per capire quale somma è effettivamente sostenibile nel lungo periodo.
I vantaggi del tasso variabile
Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio di MutuiOnline.it confermano come i mutui a tasso variabile siano tornati particolarmente competitivi. A luglio 2025, il TAN medio per questa tipologia di finanziamenti si attesta al 2,63%, oltre un punto percentuale in meno rispetto al 3,71% di gennaio. Questo significa, ad esempio, che su un mutuo da 180.000 euro con durata ventennale, la rata mensile è scesa da 1.063 a 965 euro: un risparmio mensile di 98 euro e una minore spesa complessiva di circa 23.500 euro.
Secondo le curve di forward, l’indice Euribor potrebbe continuare a scendere fino al secondo trimestre del 2026, toccando quota 1,70%. Questo scenario renderebbe i mutui variabili ancora più convenienti per chi ha una buona propensione al rischio e può sostenere eventuali oscillazioni nel tempo.
Il tasso fisso? Una sicurezza seppure con qualche rialzo
Per chi preferisce la stabilità della rata e non vuole sorprese in futuro, il mutuo a tasso fisso resta comunque una scelta valida. A luglio, il TAN medio è salito leggermente al 3,14%, contro il 3,05% del mese precedente. Tuttavia, si tratta ancora di livelli storicamente accettabili. Su un mutuo da 180.000 euro a 20 anni, la rata mensile a tasso fisso è di 1.011 euro, ovvero 46 euro in più rispetto al variabile. Nel complesso, la spesa aggiuntiva per l’intera durata del mutuo è di circa 11.000 euro.
Da segnalare l’aumento dell’indice IRS: quello a 30 anni è salito dal 2,65% del 23 giugno al 2,81% del 23 luglio, mentre quello a 20 anni è passato dal 2,72% al 2,85%. Questo trend potrebbe continuare nei prossimi mesi in assenza di un raffreddamento del quadro geopolitico e commerciale.