È una comunità sconvolta quella di Tempio Pausania, ancora sotto shock per la tragica morte di Gaia Costa, la 24enne travolta e uccisa da un SUV mentre attraversava la strada a Porto Cervo. La giovane, che lavorava come baby sitter nella località turistica, era appena uscita dalla sua auto e stava passando sulle strisce pedonali di via Aga Khan, quando è stata investita nella tarda mattinata di martedì 8 luglio.
Alla guida del veicolo, una Volkswagen di grossa cilindrata, c’era Vivian Alexandra Spohr, cittadina tedesca e moglie di Carsten Spohr, amministratore delegato della compagnia aerea Lufthansa. La donna si trovava in vacanza in Costa Smeralda con la famiglia, nella villa di proprietà, ed era in auto con la figlia al momento dell’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe prima rallentato per far attraversare alcuni pedoni, ma non si sarebbe accorta dell’arrivo di Gaia, che stava completando l’attraversamento. L’impatto è stato violento: la giovane è caduta rovinosamente battendo la testa sull’asfalto.
L’intervento dei sanitari del 118 è stato immediato, ma purtroppo i lunghi tentativi di rianimazione non sono bastati. Gaia è morta sul posto, lasciando sgomenta l’intera comunità gallurese. Dopo l’incidente, la conducente avrebbe accusato un malore, ma è comunque sottoposta ai test tossicologici previsti, dai quali non è emersa alcuna traccia di alcol o sostanze stupefacenti.
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico di Vivian Spohr, che si è nel frattempo trasferita nuovamente in Germania, in attesa degli sviluppi giudiziari e dell’esito dell’autopsia disposta sul corpo di Gaia. La manager tedesca ha nominato come legale di fiducia l’avvocato sardo Angelo Merlini, mentre la famiglia Costa, distrutta dal dolore, sarà assistita dall’avvocato Antonello Desini.
A Tempio, dove Gaia era molto conosciuta, il clima è di lutto profondo. Sono annullati eventi pubblici e manifestazioni in segno di rispetto. La tragedia ha toccato anche il mondo sindacale: il padre della giovane è dirigente della Filca Cisl Gallura, mentre la madre lavora presso un centro CAF della zona.
L’inchiesta ora punta a chiarire ogni dettaglio della dinamica, con l’autopsia che rappresenta un passaggio fondamentale per completare il quadro investigativo. L’intera vicenda riaccende l’attenzione su sicurezza stradale, limiti di velocità nei centri abitati e responsabilità alla guida, anche in contesti apparentemente esclusivi come quello della Costa Smeralda.