È morto nella giornata di ieri, presso l’ospedale dove era ricoverato, Claudio Ercoli, uno dei feriti più gravi coinvolti nell’esplosione della cisterna di GPL avvenuta lo scorso 4 luglio in via dei Gordiani, a Roma. Ercoli, 55 anni, aveva riportato ustioni di terzo grado sul 55% del corpo, e le sue condizioni erano apparse da subito estremamente critiche.

La sua morte potrebbe ora determinare un’evoluzione nell’inchiesta già avviata dalla Procura di Roma, con la possibile contestazione del reato di omicidio colposo. Le indagini mirano a chiarire le responsabilità legate all’esplosione della pompa di rifornimento, che ha causato anche altri feriti e gravi danni materiali.

Alla notizia del decesso ha fatto seguito un messaggio di cordoglio da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca:

“Esprimo il mio profondo cordoglio e la vicinanza della Regione Lazio alla famiglia di Claudio Ercoli, il lavoratore tragicamente scomparso in seguito all’esplosione della pompa di GPL a Roma. La sua morte, avvenuta dopo giorni di lotta tra la vita e la morte, ci colpisce profondamente.

Quanto accaduto è una tragedia che richiama l’urgenza di mantenere altissimi gli standard di sicurezza in ogni luogo di lavoro. Mi auguro che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Alla famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il nostro pensiero e il nostro abbraccio più sincero. Un ringraziamento anche agli operatori sanitari che, con professionalità e dedizione, hanno assistito Claudio e gli altri feriti in questi giorni difficili”.

Le autorità continuano a monitorare le condizioni degli altri feriti e a raccogliere elementi utili alla ricostruzione dell’accaduto.