A tre anni dal tragico crollo nel cimitero monumentale di Poggioreale, a Napoli, restano ancora senza sepoltura definitiva circa 300 salme. L’evento risale al 5 gennaio 2022, quando una frana provocò il crollo di tre livelli di cappelle, causando il danneggiamento e la dispersione di centinaia di bare.
Molti resti sono recuperati, ma in numerosi casi non è stato possibile risalire all’identità dei defunti. Le salme, ad oggi, sono temporaneamente custodite all’interno di un grande container allestito per l’emergenza.
L’iniziativa della Curia di Napoli: 250 loculi e 250.000 euro per una sepoltura dignitosa
La Curia Arcivescovile di Napoli, guidata dal cardinale Mimmo Battaglia, ha annunciato un importante intervento per garantire una sepoltura dignitosa ai defunti colpiti dal disastro. Nello specifico, sono stati messi a disposizione:
250 loculi per le salme già identificate;
Un fondo di 250.000 euro per contribuire alle spese di recupero e sistemazione;
La realizzazione delle epigrafi per le lapidi dei loculi assegnati.
Sepoltura dei non identificati e piano per un sacrario
Per i resti non identificati, la Curia ha previsto una collocazione temporanea in una partizione specifica dell’ossario comunale, dove ogni bara sarà sistemata con indicazione della sua attuale ubicazione.
In futuro, è prevista la realizzazione di un sacrario per dare una destinazione definitiva ai resti non riconosciuti. Le bare restanti, che non rientrano nei 250 loculi disponibili, saranno invece trasferite in aree da individuare con il supporto dell’amministrazione comunale.
Assegnazione dei loculi e collaborazione con le istituzioni
L’assegnazione dei loculi avverrà tramite sorteggio tra i defunti identificati. L’iniziativa è stata ufficialmente comunicata a:
Comune di Napoli
Comitato “Crollo 5 gennaio 2022”
Arciconfraternite coinvolte
Tali decisioni sono state condivise nel corso della riunione del 7 maggio 2025, dove le parti hanno raggiunto un’intesa sulle modalità operative del progetto.