La Regione Sicilia lancia un piano straordinario per ridurre drasticamente le liste d’attesa sanitarie, che a giugno 2025 superano le 200.000 prestazioni arretrate. L’obiettivo è chiaro: riportare il sistema sanitario regionale su binari di efficienza, garantendo tempi certi di accesso a visite, esami e interventi, sia nel pubblico che nel privato convenzionato.

Prestazioni extra orario: compensi fino a 100 euro l’ora
Il fulcro dell’iniziativa è rappresentato da attività aggiuntive retribuite, rivolte sia ai medici che al personale infermieristico. Ai medici specialisti saranno riconosciuti 100 euro l’ora, mentre agli infermieri 50 euro l’ora per il lavoro svolto oltre l’orario ordinario. Si tratta di una misura senza precedenti nella regione, che introduce un sistema premiante anche per gli infermieri, spesso esclusi dai meccanismi incentivanti.

Questo approccio mira non solo a smaltire l’arretrato, ma anche a valorizzare il personale sanitario, spesso costretto a lavorare in condizioni di emergenza cronica e sotto forte pressione, in particolare nei pronto soccorso e nei reparti con carenze di organico.

Ruolo del privato e monitoraggio costante
Per alleggerire la pressione sul sistema pubblico, il piano prevede anche un maggiore ricorso alle strutture private accreditate. Queste potranno operare in nome e per conto del Servizio Sanitario Regionale, sempre sotto il controllo delle ASP territoriali. Sarà fondamentale garantire la presenza di infermieri qualificati anche in questi contesti, per assicurare continuità e qualità nell’assistenza.

Finanziamenti e controlli: obiettivi vincolanti per i dirigenti
Il piano è già stato avviato con un primo stanziamento regionale e prevede ulteriori risorse nei prossimi mesi, provenienti sia da fondi regionali che nazionali. Le ASP riceveranno fondi proporzionati alla loro capacità operativa e al fabbisogno locale. Saranno attuati controlli trimestrali e annuali per valutare l’efficacia delle misure adottate.

I dirigenti sanitari avranno obiettivi vincolanti: chi non raggiungerà i risultati prefissati in termini di abbattimento delle liste d’attesa, potrà essere sostituito. Il monitoraggio riguarderà anche l’utilizzo corretto delle risorse straordinarie.

Infermieri protagonisti: ruolo ancora da definire
Per la prima volta, gli infermieri vengono inclusi pienamente nel piano straordinario, con un riconoscimento economico tangibile. Resta però da chiarire quale sarà il loro ruolo operativo: se limitato alle mansioni esecutive o con una partecipazione anche clinica e organizzativa. Una questione che potrebbe influenzare il successo del piano nei prossimi mesi.