Nuovo episodio di violenza armata a sfondo camorristico scuote la città. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Torre Annunziata hanno eseguito una misura cautelare a carico di un uomo, gravemente indiziato – in concorso con il fratello minorenne – dei reati di porto e detenzione illegale di arma da fuoco e di intimidazione pubblica aggravata dal metodo mafioso.
Spari tra i passanti, colpita anche un’abitazione
I fatti risalgono al 9 marzo scorso, quando – secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e sfociate nell’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Napoli – l’indagato avrebbe esploso numerosi colpi di arma da fuoco in pieno giorno, in una zona centrale della città. Il raid si sarebbe consumato davanti a pedoni e automobilisti, mettendo in pericolo l’incolumità pubblica. Gli spari sarebbero indirizzati anche contro l’abitazione di un pregiudicato, elemento che lascia ipotizzare un gesto di natura intimidatoria.
Custodia cautelare anche per il fratello minorenne
Parallelamente, gli investigatori hanno eseguito un’altra misura cautelare – stavolta emessa dal Tribunale per i Minorenni di Napoli – nei confronti del fratello dell’indagato, un giovane non ancora maggiorenne, accusato di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco, esplosione di colpi in luogo pubblico e danneggiamento. Anche in questo caso, le condotte contestate sarebbero finalizzate a intimidire e rafforzare il controllo del territorio in un contesto di conflittualità tra clan camorristici.
Il contesto: una faida per il controllo del territorio
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’azione armata si colloca nell’ambito di una faida in corso tra gruppi camorristici locali, in lotta per l’egemonia sulla zona. La dinamica e le modalità dell’azione – eseguita in orario diurno, in centro cittadino e con evidente disprezzo per la sicurezza dei cittadini – rispecchiano gli schemi di una strategia di terrore finalizzata a intimidire i rivali e la popolazione.