I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa nei confronti di due soggetti – uno dei quali sottoposto a sorveglianza speciale – ritenuti gravemente indiziati del reato di estorsione aggravata, commessa in concorso con altri due complici attualmente indagati a piede libero.

Il provvedimento e l’indagine
La misura cautelare è stata disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Lioni.

L’inchiesta è scaturita dalla denuncia presentata da un giovane, vittima di un’estorsione per un importo pari a 13.000 euro. Le successive attività investigative hanno consentito di identificare i soggetti coinvolti a vario titolo, ma in concorso tra loro, nella realizzazione del reato.

Minacce armate e prove raccolte
Secondo quanto emerso dalle indagini, uno degli arrestati avrebbe minacciato direttamente la vittima, anche con l’utilizzo di una pistola. Le perquisizioni eseguite nei confronti dei due complici indagati hanno fornito ulteriori elementi utili al quadro accusatorio.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti hanno portato all’adozione delle misure cautelari nei confronti dei due principali indagati. Le indagini sono tuttora in corso per definire compiutamente le responsabilità di ciascun soggetto coinvolto.