La riforma fiscale sulle accise carburanti è entrata ufficialmente in vigore, con effetti immediati sui prezzi alla pompa. Il provvedimento, firmato dai Ministeri dell’Ambiente e dell’Economia, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nella serata di ieri. Ma chi ci guadagna? E chi pagherà di più?

Accise 2025: cosa cambia per benzina e diesel
Benzina: l’accisa scende da 728,40 a 713,40 euro per mille litri
Riduzione di 15 euro ogni 1.000 litri, pari a 1,5 centesimi al litro

Gasolio: l’accisa sale da 617,40 a 632,40 euro per mille litri
Aumento di 15 euro ogni 1.000 litri, sempre pari a 1,5 centesimi al litro

L’intento del Governo è quello di armonizzare la tassazione sui carburanti, ma gli effetti saranno differenti per chi guida a benzina e chi a gasolio.

Codacons: +364 milioni l’anno per chi ha un’auto diesel
Secondo Codacons, l’aumento sulle accise del gasolio comporterà un costo complessivo annuo di 364 milioni di euro per gli automobilisti diesel.

Impatto per famiglia:
Circa 0,915 euro in più per ogni pieno di gasolio (50 litri), considerando anche l’IVA al 22%

Due pieni al mese = +21,96 euro all’anno per famiglia con auto diesel

In Italia, oltre 16,6 milioni di auto sono diesel. Quindi il rincaro tocca una fascia ampia della popolazione.

Risparmio per chi ha un’auto a benzina: -374 milioni annui
Dall’altro lato, la riduzione dell’accisa sulla benzina porta un beneficio:

1,5 centesimi in meno al litro

Risparmio annuo stimato in 374,5 milioni di euro per chi guida a benzina

In pratica:
Chi ha un’auto a benzina (circa 17 milioni di vetture) godrà di un alleggerimento diretto del costo carburante, con un effetto speculare all’aumento per i diesel.

UNC: sì all’equilibrio, ma dov’è l’app promessa?
L’Unione Nazionale Consumatori apprezza il bilanciamento tra le due accise, ma attacca il Governo per il ritardo nella pubblicazione dell’app per confrontare i prezzi dei carburanti, annunciata oltre due anni fa.

“Un ritardo vergognoso,” dichiara il presidente Massimiliano Dona, che solleva la questione dell’unico strumento davvero utile per i consumatori rimasto incompiuto.

Chi ci guadagna davvero?
Guadagna: chi guida un’auto a benzina, con un risparmio medio di quasi 22 euro all’anno

Perde: chi guida un’auto diesel, con un aggravio di spesa analogo

La misura, anche se pensata per semplificare il sistema fiscale, ha effetti immediati sulle famiglie. Se si considera che il diesel è più diffuso tra lavoratori pendolari, tassisti e trasportatori, l’aumento delle accise potrebbe colpire le fasce meno protette del Paese.