Oggi a Castellammare di Stabia (Napoli) è stata inaugurata La Casa di Iole, un bene confiscato alla criminalità organizzata che rinasce come spazio sicuro e protetto per donne vittime di violenza. La struttura, situata in via Panoramica 28, si integra con i servizi offerti dal Centro Antiviolenza Donna dell’Ambito Territoriale 27.

Un simbolo di riscatto e legalità
A margine dell’iniziativa, il sindaco Luigi Vicinanza ha espresso grande soddisfazione, sottolineando il forte valore simbolico dell’inaugurazione:

“La Casa di Iole rappresenta un esempio concreto di come un bene sottratto alla criminalità possa trasformarsi in un luogo di speranza e dignità. È molto più di una struttura: è il segno tangibile di una comunità che non si arrende”.

L’iniziativa dimostra come sia possibile restituire alla collettività beni un tempo in mano alla camorra, trasformandoli in strumenti di giustizia sociale e sostegno concreto. In particolare, la casa offrirà accoglienza, protezione e percorsi di autonomia a donne in fuga da situazioni di abuso o disagio familiare.

Un progetto per la città e per il futuro
Il primo cittadino ha voluto rimarcare anche il valore politico e sociale del progetto:

“Castellammare di Stabia è una città che sceglie la legalità, la giustizia sociale e l’inclusione. Restituire un bene confiscato alla camorra alla sua comunità significa affermare che lo Stato c’è, che le istituzioni sono presenti e lavorano ogni giorno per costruire percorsi di dignità, autonomia e cittadinanza attiva”.