Giugno sarà un mese importante per i dipendenti pubblici, che riceveranno in busta paga un doppio beneficio: il taglio del cuneo fiscale previsto dall’ultima legge di Bilancio e gli arretrati per i primi cinque mesi del 2025, per un totale stimato intorno ai 400 euro.

Dopo alcuni ritardi tecnici, dovuti alla necessità di ammodernare la piattaforma di elaborazione dei cedolini, NoiPa – il sistema informatico del ministero dell’Economia – e il partner tecnologico Sogei hanno confermato che tutto sarà pronto per giugno. Il potenziamento della piattaforma ha riguardato anche l’aspetto della cybersicurezza, ritenuto strategico per la protezione dei dati sensibili di milioni di lavoratori pubblici.

Chi riceverà il beneficio
Il pagamento interesserà i dipendenti pubblici che guadagnano fino a 40.000 euro l’anno, categoria che ha subìto una temporanea decurtazione salariale nei primi mesi del 2025. Il taglio del cuneo fiscale – cioè la riduzione della differenza tra costo del lavoro per l’azienda e netto percepito dal lavoratore – sarà applicato a pieno regime, con effetto retroattivo da gennaio.

Aumenti contrattuali e parità retributiva
Oltre a questi benefici fiscali, i lavoratori pubblici hanno recentemente firmato un accordo per aumenti medi da 165 euro lordi mensili, pari a circa il 6% dello stipendio. A questo si aggiunge un adeguamento delle indennità di amministrazione e un fondo da 190 milioni di euro destinato a ridurre le disparità tra i ministeri e le Agenzie fiscali, storicamente favorite grazie a risorse aggiuntive per il salario accessorio (come premi e incentivi).

Cosa aspettarsi in busta paga
Taglio del cuneo fiscale in vigore

Cinque mensilità di arretrati, retroattivi da gennaio

Aumenti contrattuali già sottoscritti

Possibili variazioni legate all’indennità di amministrazione.