Arriva all'ospedale di Sarno dopo avere ingoiato viti, chiodi e lame
Un caso clinico estremamente delicato si è verificato nei giorni scorsi all’ospedale di Sarno, dove un giovane di 28 anni è stato ricoverato in condizioni critiche dopo aver ingerito volontariamente d...
Un caso clinico estremamente delicato si è verificato nei giorni scorsi all’ospedale di Sarno, dove un giovane di 28 anni è stato ricoverato in condizioni critiche dopo aver ingerito volontariamente diversi oggetti metallici, tra cui chiodi, viti e lame affilate.
Il paziente è giunto in pronto soccorso quattro giorni dopo l’ingerimento, già in condizioni fortemente compromesso. Come riportato da SarnoNotizie, una TAC urgente al torace e all’addome ha subito evidenziato la presenza di numerosi corpi estranei metallici bloccati nello stomaco, con un rischio elevatissimo di emorragia interna e perforazione degli organi.La diagnosi e l’intervento salvavita
Alla luce della situazione, è immediatamente attivata una consulenza specialistica per individuare l’approccio terapeutico più sicuro ed efficace. L’esame endoscopico ha confermato la presenza di lesioni gastriche gravi, tra cui tagli, erosioni diffuse e segni evidenti di stress meccanico sulle pareti dello stomaco.
Tecniche avanzate per evitare complicazioni
Per ridurre i rischi durante la fase di estrazione, è utilizzato un dispositivo di protezione esofagea chiamato Overtube, fondamentale per evitare ulteriori danni alla mucosa durante il recupero degli oggetti. Si tratta di una tecnica utilizzata in casi di ingestione di corpi pericolosi, dove ogni movimento deve essere eseguito con estrema precisione.
Esito positivo grazie alla prontezza dei medici
Nonostante la complessità dell’intervento, il paziente è salvato in extremis, evitando conseguenze potenzialmente fatali come shock, emorragie massive o perforazioni multiple. L’operazione rappresenta un esempio di elevata competenza clinica e coordinamento tra i reparti, che ha consentito di affrontare una situazione ad altissimo rischio.