Un caso di estorsione tramite i social media ha scosso la provincia di Avellino. La Squadra Mobile della Questura di Avellino, con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha arrestato un 27enne irpino accusato di ricattare una donna conosciuta sui social. L’indagine, che ha portato all’arresto dell’individuo, è emblematica di come il fenomeno del cybercrimine stia assumendo forme sempre più pericolose e sofisticate. Scopriamo come si è svolto l’episodio e le modalità con cui la vittima è riuscita a denunciare il ricattatore.

La vicenda
Tutto è cominciato quando la donna, una residente di Avellino, ha conosciuto un uomo su una delle tante piattaforme social. Dopo aver intrapreso una conversazione online, i due hanno scambiato messaggi privati, che sono sfociati in uno scambio di foto intime. Inizialmente sembrava una normale interazione sui social, ma la situazione ha preso una piega inquietante quando il giovane ha cominciato a minacciare la donna.

L’individuo, infatti, ha utilizzato il materiale sensibile per esercitare pressione sulla vittima, minacciando di inviare le foto intime ai suoi familiari e amici se non avesse pagato una somma di cinquemila euro. L’uomo ha anche fornito un luogo preciso dove la donna avrebbe dovuto consegnare il denaro richiesto, creando una vera e propria situazione di estorsione.

Le indagini e l’arresto
Nonostante la paura e lo shock iniziali, la donna ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto alle autorità. La Squadra Mobile di Avellino ha subito avviato le indagini, che si sono concentrati sul ricattatore grazie alla descrizione e alle informazioni fornite dalla vittima. Gli agenti hanno monitorato i movimenti del giovane e, dopo aver individuato il luogo dove sarebbe avvenuta la consegna del denaro, hanno organizzato una trappola per incastrarlo.

Nel momento in cui il 27enne si è presentato per ricevere la somma di cinquemila euro, gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti, bloccando e arrestando il ricattatore in flagranza di reato. L’individuo è stato quindi trasferito in carcere, in attesa delle decisioni giudiziarie.