Con l’avvicinarsi del pagamento degli assegni pensionistici di aprile 2025, previsto per martedì 1° aprile sia alle Poste che nelle banche, alcuni pensionati devono prepararsi a una possibile riduzione dell’assegno. Questo potrebbe influire sulle loro finanze, soprattutto in vista delle spese estive.
Il Taglio dell’Assegno: Cos’è e Quando Avverrà?
A partire da giugno 2025, è previsto un “taglio” di 50 euro al mese, che potrà durare fino a un massimo di quattro mesi consecutivi. Sebbene venga definito “taglio”, in realtà si tratta di un recupero da parte dell’INPS di somme che erano state erogate indebitamente nel 2022. Queste indennità erano state concesse in modo provvisorio, ma la loro erogazione è stata successivamente verificata, con conseguente necessità di restituzione delle somme.
Chi è Coinvolto dal Recupero delle Somme?
Il recupero interessa i pensionati che hanno percepito l’indennità una tantum nel 2022. In particolare, l’INPS ha verificato le erogazioni effettuate a titolari di pensioni e prestazioni assistenziali, basandosi sulle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Le indennità in questione erano di 200 euro e 150 euro e sono distribuite a coloro i cui redditi netti (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) non superavano i limiti di 35.000 euro (per l’indennità da 200 euro) e 20.000 euro (per l’indennità da 150 euro). Tuttavia, le verifiche hanno rilevato che, per alcuni, i redditi effettivi superavano i limiti fissati, e di conseguenza, l’INPS ha avviato il processo di recupero.
Come Avviene il Recupero?
Il recupero delle somme avverrà tramite una trattenuta mensile di 50 euro sull’assegno pensionistico, a partire dalla mensilità di giugno 2025. In caso in cui non sia possibile applicare direttamente la trattenuta sulla pensione, l’INPS invierà un Avviso di pagamento tramite PagoPA, il sistema di pagamento elettronico della pubblica amministrazione.
Cosa Fare in Caso di Ricezione della Notifica di Indebito
Coloro che sono interessati da questo recupero dovrebbero aver già ricevuto una notifica ufficiale tramite il Servizio Notifiche Digitali (SEND), che informa del presunto indebito. È importante notare che le verifiche sono effettuate ai sensi dei decreti legislativi n. 50/2022 e n. 144/2022, e in caso di errori o contestazioni, i pensionati hanno la possibilità di fare ricorso.