Durante i lavori di realizzazione della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari, sono emersi alcuni importanti ritrovamenti archeologici che raccontano la storia millenaria del territorio campano. I reperti, presentati oggi alla stazione di Napoli Afragola, includono resti di un villaggio dell’età del Rame a Gaudello, un tratto di basolato dell’antica via Appia nel comune di Maddaloni, un santuario ellenistico-romano ricco di materiale votivo a Ponte, e una villa romana ben conservata a Solopaca.

Questi ritrovamenti sono il risultato di un’accurata attività di scavo effettuata durante i lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria, che collega Napoli a Bari. Un progetto infrastrutturale che non solo migliorerà la mobilità e la connessione tra due importanti città, ma restituisce anche al pubblico un patrimonio archeologico inedito.

Un progetto che valorizza il passato

Mariano Di Maio, Responsabile Ambiente e Territorio di RFI, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti, definendo questa giornata come «particolare e bellissima» per l’opportunità di conoscere meglio il patrimonio culturale locale. «Oggi il cantiere della Napoli-Bari ci ha restituito un patrimonio di grande valore e un livello di conoscenza che altrimenti non avremmo avuto», ha dichiarato Di Maio, precisando che il Gruppo FS sta collaborando con le Soprintendenze per tutelare questi beni storici.

Massimo Comedini, Responsabile Ambiente, Architettura e Territorio di Italferr, ha aggiunto che la sfida principale è ottimizzare gli scavi archeologici, concentrandosi sulle aree con maggiori probabilità di restituire reperti significativi, evitando scavi sterili. In questo modo, le infrastrutture non solo migliorano la mobilità, ma arricchiscono anche la conoscenza storica del territorio.

Un’area straordinaria di grande valore storico

Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e per le province di Caserta e Benevento, ha sottolineato la straordinarietà di questo territorio, che ha sempre avuto un grande valore culturale. Nuzzo ha evidenziato come la realizzazione di infrastrutture moderne come la Napoli-Bari rappresenti una grande opportunità non solo per migliorare i collegamenti tra le due città, ma anche per scoprire e valorizzare il patrimonio culturale che si trova sotto i nostri piedi.

I ritrovamenti, che includono anche sepolture e corredi funerari di epoca campana, monete, statuine in bronzo e oggetti in terracotta, non solo arricchiscono la conoscenza storica di questi luoghi, ma testimoniano anche la continua interazione tra l’uomo e il territorio nel corso dei secoli.