Una confessione forte e dolorosa quella di Raffaele Giovine, consigliere comunale di Caserta e ingegnere ambientale, che sui social ha rivelato di essere malato di cancro, attribuendo la sua condizione ai fattori ambientali legati all’inquinamento.

La sua denuncia arriva all’indomani della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), che ha condannato l’Italia per non aver protetto la popolazione della Terra dei Fuochi dai rischi dell’inquinamento, riconoscendo i danni subiti da 71 cittadini tra la provincia di Caserta e l’area nord di Napoli.

“Avevamo ragione, ma non ci serve a nulla quando un amico muore”
Nel suo lungo post su Facebook, Giovine esprime tutta la sua rabbia e frustrazione per una battaglia che va avanti da oltre un decennio:

“Avevamo ragione dieci anni fa quando manifestavamo nelle piazze. Oggi l’Europa ci dà ragione, ma non ce ne facciamo nulla quando un amico muore o quando dobbiamo affrontare una sfida di questa portata.”

Il consigliere, da sempre impegnato nelle lotte ambientaliste, racconta come ha scoperto la malattia:

“A fine luglio avevo una tosse che non passava. Dopo vari accertamenti ho scoperto di essere malato di cancro.”

Si tratta di una forma tumorale legata a fattori ambientali, come inquinamento, pesticidi e agenti chimici. Giovine sottolinea di aver sempre condotto una vita sana:

“Non fumo, sono vegetariano, facevo sport. La mia unica colpa è vivere in questa terra.”

La battaglia per la salute e l’ambiente: “Chi ha inquinato deve pagare”
Nel suo post, il consigliere denuncia anche le carenze della sanità pubblica, che rendono ancora più difficile affrontare una malattia:

“Non ce ne facciamo nulla quando viviamo in una regione in cui la possibilità di ottenere le esenzioni sanitarie finiscono il quindici del mese. In queste circostanze ti rendi conto del privilegio di poterti permettere di essere malato.”