La polizia di stato ha arrestato oggi un 16enne nell’ambito delle indagini sulla sparatoria avvenuta il 19 luglio 2024 presso il Lido Azzurro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. L’episodio aveva scosso profondamente la comunità locale, riportando al centro dell’attenzione il tema della criminalità organizzata nella zona.

La Sparatoria: Caccia a un Uomo in Spiaggia
Quel giorno, due sicari armati di mitra fecero irruzione sul litorale affollato, aprendo il fuoco in mezzo ai bagnanti. L’obiettivo del raid era un uomo che, nonostante l’agguato, riuscì a fuggire confondendosi tra la folla. Fortunatamente, i colpi esplosi non causarono feriti, ma generarono scene di panico tra i presenti.

Le autorità intervennero prontamente, avviando indagini e acquisendo filmati delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili. Già il 26 luglio, uno degli autori presunti del raid, un 18enne legato a un clan locale, era stato arrestato con accuse di partecipazione all’agguato.

Il Nuovo Arresto: Coinvolto un 16enne
Le indagini hanno portato oggi a un altro arresto: un ragazzo di soli 16 anni, ritenuto coinvolto nell’agguato. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire il ruolo del minorenne nel raid, che potrebbe essere stato utilizzato come parte attiva del commando o come supporto logistico.

Contesto Criminale e Reazioni
L’agguato è stato immediatamente collegato alle dinamiche di faida tra clan locali che operano nella zona di Torre Annunziata. Le tensioni tra gruppi criminali hanno spesso avuto ripercussioni dirette sulla popolazione, coinvolgendo anche minorenni nella catena di violenza.

La comunità ha espresso forte preoccupazione per il coinvolgimento di giovani in attività criminali di questa portata. La vicenda accende i riflettori sul fenomeno dei minori che vengono reclutati dalla criminalità organizzata, una problematica che le istituzioni continuano a combattere con campagne educative e interventi di recupero sociale.