La Legge di Bilancio 2025, proposta dal governo di Giorgia Meloni, punta a incentivare la natalità in Italia e a sostenere le famiglie con figli a carico attraverso nuove misure di assistenza economica. Tra queste, spicca il Bonus Mamme 2025, una misura che mira ad ampliare il sostegno per le lavoratrici autonome e prevede una serie di vantaggi legati al numero di figli e al reddito ISEE. Vediamo insieme i dettagli di questa agevolazione.
Le Novità del Bonus Mamme 2025
Il Bonus Mamme 2025 prevede delle novità significative, con una particolare attenzione per le lavoratrici autonome. Ecco le principali disposizioni:
Estensione per le lavoratrici autonome: Il bonus viene reso accessibile alle lavoratrici autonome, ma con alcune restrizioni. Le beneficiarie devono soddisfare alcuni requisiti specifici.
Requisiti di accesso:
Sono escluse le lavoratrici con partita IVA in regime forfettario.
Per le mamme con due figli, è prevista una decontribuzione fino al decimo anno di età del figlio più giovane.
Per le mamme con tre figli, la decontribuzione si estende fino al diciottesimo anno di età del figlio più giovane.
Il bonus è accessibile solo a coloro che possiedono un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Modalità di Accesso al Bonus
Per l’accesso al Bonus Mamme 2025, non è ancora confermata la necessità di una richiesta specifica. Potrebbe, infatti, essere introdotto un sistema automatizzato di erogazione per le lavoratrici che soddisfano i requisiti: i datori di lavoro potranno erogare il bonus direttamente in busta paga alle aventi diritto, rendendo più semplice l’accesso.
Carta per i Nuovi Nati
Il bonus prevede anche la Carta per i Nuovi Nati, una versione rivisitata del bonus bebè. Questa carta è destinata a tutti i bambini nati nel 2025 e prevede:
Un contributo di 1.000 euro per i genitori che rientrano nella soglia di reddito ISEE di 40.000 euro annui.
Bonus Asilo Nido
Per le famiglie con bambini nati nel 2024, la Manovra include anche un Bonus Asilo Nido:
Fino a 3.600 euro annui di contributo, accessibile alle famiglie con un secondo figlio sotto i 10 anni e con ISEE inferiore a 40.000 euro.
Migliorie ai Congedi Parentali
Oltre al Bonus Mamme, la Manovra 2025 introduce una migliorata retribuzione per i congedi parentali:
A partire dal prossimo anno, i genitori potranno beneficiare di una retribuzione fino all’80% dello stipendio per tre mesi di congedo.
I mesi di congedo parentale retribuiti al 30% sono ridotti da nove a sette, aumentando così i giorni con copertura maggiore.
Modifica al Sistema di Calcolo del Reddito Familiare
Come spiegato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è stato introdotto un nuovo sistema di calcolo basato sul quoziente familiare. Questa modifica permette di dividere il reddito familiare per un coefficiente che riflette il numero e il ruolo dei componenti della famiglia, favorendo così famiglie più numerose.
Critiche e Questioni Controverse
Nonostante gli sforzi per supportare la natalità, il Bonus Mamme 2025 non è privo di critiche:
Esclusione delle donne con un solo figlio: La misura è destinata esclusivamente alle madri di almeno due figli, lasciando escluse quelle con un solo figlio a carico.
Esclusione delle lavoratrici in regime forfettario: L’esclusione delle partite IVA forfettarie ha sollevato polemiche, poiché molte di queste lavoratrici operano in condizioni economiche precarie.
Esclusione di alcune categorie di lavoratrici: Sono escluse dal bonus anche le lavoratrici domestiche, le pensionate, le disoccupate e coloro che lavorano come collaboratrici occasionali.
Il Bonus Mamme 2025 è una misura ambiziosa, che cerca di incentivare le nascite e sostenere le famiglie numerose. Tuttavia, le limitazioni nell’accesso e le esclusioni di alcune categorie di lavoratrici hanno sollevato diverse critiche. L’efficacia della misura dipenderà dalla sua capacità di supportare concretamente le famiglie in difficoltà e incentivare le nascite in modo equo e inclusivo.