Estorsioni al Savoia Calcio, arrestati in 5 dei Gionta I NOMI

Un’indagine dei carabinieri di Torre Annunziata, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), ha svelato nuove dinamiche criminali legate al clan Gionta, con al centro la cosiddetta "estor...

30 ottobre 2024 12:00
Estorsioni al Savoia Calcio, arrestati in 5 dei Gionta I NOMI -
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Un’indagine dei carabinieri di Torre Annunziata, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), ha svelato nuove dinamiche criminali legate al clan Gionta, con al centro la cosiddetta "estorsione ambientale". Questa modalità estorsiva si distingue per l'assenza di minacce o richieste esplicite. Si basa, invece, su una sorta di intimidazione implicita: la vittima riconosce la reputazione criminale della persona di fronte, e ciò basta per ottenere il risultato desiderato senza ricorrere alla violenza.

Il Caso Savoia Calcio
L'indagine ha fatto emergere che i dirigenti del Savoia Calcio siano stati vittime di questa forma di estorsione, un episodio emblematico che ha coinvolto personaggi di rilievo nel clan Gionta. Nell’agosto del 2022, Felice Savino, noto come "Peracotta" e figura influente all'interno del clan, avrebbe convocato il direttore sportivo del Savoia Calcio a casa sua, in quel momento agli arresti domiciliari.All'incontro ha partecipato anche Ciro Scognamiglio, un altro membro del clan. Savino ha incontrato la vittima sul lastrico solare della sua abitazione, suggerendogli implicitamente la propria posizione criminale e offrendogli "protezione e appoggio per qualsiasi cosa". Mentre lo accompagnava all’uscita, Scognamiglio ha ulteriormente chiarito il messaggio, dicendo al direttore sportivo: “Bisogna tenerselo buono questo qua”.

 

Pochi mesi dopo, nell'ottobre 2022, il dirigente si è dimesso irrevocabilmente, probabilmente a causa della pressione subita. Tra i presidenti successivi del club è poi subentrato Emanuele Filiberto di Savoia, che non ha però alcun coinvolgimento con la vicenda.

Le Misure Cautelari e le Accuse di Usura
L'inchiesta ha portato all'arresto di cinque persone: Felice Savino, Ciro Scognamiglio, Salvatore Ferraro, Filomena Bove e Giuseppe Ferraro. A Savino e Scognamiglio è stato contestato il concorso in estorsione aggravata e continuata ai danni del Savoia Calcio. Gli altri tre indagati sono accusati di usura aggravata e continuata, con un caso risalente a luglio 2021, che coinvolgeva anche le province di Venezia e Rovigo.

In particolare, la vittima, un imprenditore ittico in difficoltà economica, avrebbe subito una pressione insostenibile. Su un prestito di poco superiore ai 20.000 euro, si è visto costretto a restituire quasi 45.000 euro, di cui 24.000 euro solo di interessi, con un tasso usuraio del 162%. Il mancato pagamento comportava minacce severe.

Cos'è l'Estorsione Ambientale?
L’estorsione ambientale rappresenta un’evoluzione strategica delle mafie, consentendo loro di evitare le classiche minacce esplicite. Invece di esporsi, gli esponenti criminali si limitano a richiamare la propria "caratura", facendo percepire alla vittima i rischi di un rifiuto, senza bisogno di dichiararlo apertamente.

Questa tecnica, definita “a basso dispendio energetico”, permette di ottenere risultati con il minimo rischio di esposizione, confermando l’adattamento dei clan alle dinamiche di controllo sociale e intimidazione nel contesto attuale.

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