Un incendio di probabile origine dolosa ha colpito ieri l’ex Isef, conosciuto già come Settembrini, una struttura abbandonata e in stato di degrado che un tempo rappresentava un motivo di orgoglio per la comunità vesuviana. Il rogo ha attirato l’attenzione dei residenti locali e delle autorità, con fumo nero visibile da una notevole distanza. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente per domare le fiamme, ma l’incendio ha comunque causato danni significativi a una struttura già fortemente compromessa dal vandalismo e dall’abbandono. Le forze dell’ordine stanno conducendo indagini per determinare le cause dell’incendio, e le prime ipotesi suggeriscono che si tratti di un atto doloso. Tuttavia, sarà necessario attendere la relazione conclusiva dei soccorritori per avere conferme definitive.
Tra i testimoni dell’accaduto, alcuni residenti della zona hanno riferito di aver visto un gruppo di ragazzini e ragazzine fuggire rapidamente dal luogo dell’incendio poco prima che le fiamme iniziassero a divampare. Queste testimonianze sono attualmente al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno cercando di rintracciare i giovani per raccogliere ulteriori informazioni.
L’ex Isef, una volta simbolo di orgoglio e punto di riferimento per la cittadina, è diventato negli ultimi anni un luogo di degrado e incuria. La struttura è stata più volte presa di mira da vandali e saccheggiatori, che hanno razziato tutto ciò che poteva avere qualche valore. La mancanza di manutenzione e di sorveglianza ha reso l’edificio un pericolo per la comunità e un rifugio per attività illecite. I residenti chiedono ora interventi urgenti per mettere in sicurezza l’area e prevenire ulteriori episodi simili.
Mentre le indagini continuano, rimane alta l’attenzione su questa vicenda. La speranza è che si possano individuare gli eventuali responsabili dell’incendio e che si possano attuare misure concrete per recuperare l’area in cui sorgono i resti della struttura di Via Nappi, un tempo famosissima anche oltre i confini della Campania.