Un tragico incidente sul lavoro ha spezzato la vita di un giovane operaio di 22 anni nel primo pomeriggio di ieri a Scafati, in provincia di Salerno. Secondo le prime ricostruzioni, Alessandro Panariello di Poggiomarino stava sollevando alcune lastre in acciaio con una carrucola quando una di queste è caduta, colpendolo fatalmente alla gola. L’incidente è avvenuto mentre l’operaio era impegnato nei lavori di rifacimento della facciata di un condominio situato in via Pietro Melchiade, nel centro cittadino di Scafati. Le circostanze precise dell’incidente sono ora oggetto di un’indagine da parte dello Spsal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro).
Intervento dei Soccorsi
Immediatamente dopo l’incidente, sono stati allertati i sanitari del 118. Purtroppo, all’arrivo sul posto, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane operaio. Le indagini sono ora nelle mani dei carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e della Tenenza di Scafati, che stanno lavorando per chiarire ulteriormente le cause e le dinamiche dell’accaduto.
Reazioni e Commenti
La tragedia ha scosso profondamente la comunità locale. Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha espresso il suo cordoglio sui social media, dichiarando: “Il lavoro è vita, non può essere morte o dolore. Un pensiero e una preghiera per il giovane vittima di un incidente sul luogo di lavoro”.
Anche il sindaco di Poggiomarino, Maurizio Falanga, si è espresso sulla tragedia: “ci è arrivata la terribile notizia della morte del nostro concittadino Alessandro. Il giovanissimo operaio, come ogni giorno, si è recato in cantiere dove intorno alle 13 ha trovato la morte.
Nella maniera più ingiusta e dolorosa possibile: lavorando su una impalcatura e ferendosi alla gola. Conosciamo ancora molto poco della dinamica ma tanto ci basta per inorridire e partecipare increduli al dolore. È possibile che nel 2024 una famiglia debba piangere un figlio perchè ha trovato la morte a lavoro? L’ aumento delle morti bianche è inaccettabile, fare la conta dei lavoratori che hanno perso la vita a causa di condizioni che offrono poca sicurezza è sempre più disumano. La sicurezza sul lavoro in Italia, e soprattutto al Sud, è diventata una vera emergenza. Possa la morte del nostro giovane Alessandro insegnarci a riflettere davvero. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari da tutta la nostra comunità”.