Il Comitato Ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato quasi all’unanimità il testo base per porre fine al numero chiuso a Medicina, una decisione accolta con entusiasmo da diverse parti. Il presidente della Commissione, Roberto Marti della Lega, ha dichiarato la sua soddisfazione per l’adozione del testo, sottolineando la massima convergenza delle forze politiche su questa importante questione. Secondo Marti, l’abolizione del numero chiuso a Medicina rappresenta un impegno mantenuto, anche in risposta alle promesse elettorali della Lega.

Questa decisione offre ai giovani la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, avviando un percorso di formazione senza l’ostacolo del numero chiuso. Marti sottolinea che questo cambiamento consentirà agli studenti di esplorare il mondo universitario, valutare le proprie vocazioni e dimostrare le competenze acquisite attraverso lo studio.

Il presidente della Commissione Istruzione afferma che questa decisione mette fine alla “roulette russa” dell’ammissione a Medicina e affida al governo la piena delega per restituire al Paese un sistema di buonsenso. Questo cambiamento è accolto con favore da molti, inclusi figure di spicco come il presidente del Veneto, Luca Zaia, che lo definisce un passo necessario e una svolta positiva per il futuro della formazione medica.

Tuttavia, non tutti sono entusiasti di questa decisione. Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, esprime netta contrarietà, sottolineando il rischio di avere una sovrabbondanza di laureati in Medicina senza opportunità di lavoro.

Nonostante le opinioni contrastanti, la decisione è stata presa. Ma cosa cambierà ora? Nonostante l’abolizione del numero chiuso, i test per l’accesso alle facoltà di Medicina non subiranno modifiche significative. Le prove si svolgeranno secondo il consueto programma, con domande estratte da una banca dati pubblica. I candidati dovranno dimostrare le proprie competenze in ambiti come biologia, chimica, fisica e matematica, e saranno valutati sulla base dei loro risultati.