Le autorità hanno compiuto un importante passo nel contrasto al riciclaggio di auto rubate con l’arresto di due persone, Eduardo De Benedictis e Giovanni Sollo. I due sono stati accusati di riciclaggio e sono attualmente detenuti in attesa di giudizio, in seguito alla scoperta di un’incredibile operazione illegale di smantellamento di veicoli. Il caso è emerso quando i carabinieri della zona Stella e della stazione di Secondigliano, guidati dal maresciallo Luigi Di Pastena, hanno individuato una discarica di auto parzialmente smembrate in viale privato Agrelli. Quel luogo è stato rivelato come una sorta di cimitero di automobili rubate, abbandonate tra i telai e ricoperte dall’erbaccia.
La situazione ha sollevato il sospetto dei militari, spingendoli a condurre un’approfondita indagine. L’area circondava una struttura apparentemente dismessa, ma che fungeva come un’officina clandestina. Da questa posizione, è stato rilevato un debole segnale GPS proveniente da un’auto rubata alcuni giorni prima, suggerendo un possibile smantellamento illecito di veicoli rubati. L’investigazione ha preso una svolta cruciale quando un attrezzo è caduto a terra, attirando l’attenzione dei carabinieri. Il rumore ha guidato gli agenti verso un capannone arrugginito dove De Benedictis e Sollo stavano smontando l’auto segnalata. Prontamente intervenuti, i carabinieri hanno bloccato i due senza possibilità di fuga.
In seguito alla regolare procedura di arresto, i due individui sono stati incriminati per riciclaggio e posti in custodia in attesa del processo. L’area interessata, dove le automobili erano state smembrate e abbandonate, è stata sottoposta a sequestro mentre le indagini continuano per individuare eventuali complici o coinvolti in questa rete di attività illegali.