È un’allarme che non accenna a diminuire: gli attacchi brutali contro il personale medico e le strutture sanitarie stanno diventando sempre più frequenti. È quanto denuncia l’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, guidata dal dottor Manuel Ruggiero, in seguito all’ultimo episodio di violenza verificatosi a Bacoli, dove l’applauso ironico rivolto al personale del 118 si è trasformato in un’aggressione. I numeri dell’Asl Napoli 2 mostrano una situazione allarmante: nel solo 2023 si sono registrate 30 aggressioni nelle strutture dell’Asl Napoli 2 Nord, sommandosi a un totale di 90 insulti e aggressioni sperimentate anche nell’Asl Napoli 1.
L’episodio più recente ha coinvolto il 118 della Napoli 2 Nord in una chiamata di emergenza riguardante un ottantenne che aveva perso conoscenza in via Cappella a Bacoli. Nonostante l’intervento tempestivo degli operatori del 118 e dell’automedica di Pozzuoli, gli stessi soccorritori sono accolti da insulti e spintoni da parte di alcuni presenti sul luogo, tra cui uno che applaudiva in modo ironico. La situazione è rapidamente peggiorata, portando all’arrivo dei carabinieri. Anche quando i sanitari sono entrati nell’appartamento del paziente, constatandone il decesso, l’ira dei parenti è aumentata mettendo a rischio la sicurezza degli operatori.
Una delle cause evidenziate riguarda i tempi di attesa e la gestione delle chiamate al 118, che devono passare prima dalla centrale operativa di Napoli e poi essere deviate alla Napoli 2, creando frustrazione e impazienza tra i cittadini. Questo, secondo l’associazione, alimenta già di per sé una situazione di stress e tensione.
La situazione nei pronto soccorso durante le festività non è da meno: sovraffollamento, momenti di tensione e decine di persone in attesa. Un video condiviso su TikTok ha documentato il sovraffollamento al pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano nella sera di Natale, mostrando la realtà faticosa che devono affrontare pazienti e operatori.
Tuttavia, l’associazione solleva delle domande cruciali: perché è consentito a un videomaker di registrare all’interno del pronto soccorso? E perché non lo hanno fermato quando urlava contro il personale sanitario? Si evidenzia anche una carenza di personale di controllo che potrebbe regolare la situazione, specialmente quando vi è un afflusso massivo di persone.