L’industria del falso è una realtà sempre più diffusa in molte parti del mondo, e Napoli non fa eccezione. La capacità dei falsificatori napoletani di anticipare le mode ed eventi è nota da tempo, e non c’è da stupirsi che tra i gadget sequestrati recentemente ci fossero già magliette e bandierine contraffatte della squadra capolista della serie A che celebravano il terzo scudetto, ancora non matematicamente certo.
I carabinieri di Casoria, nel Napoletano, hanno sanzionato un uomo che vendeva abusivamente tali prodotti nella rotonda di via Giovanni Pascoli. La merce è sequestrata e l’uomo denunciato per violazione della legge sui diritti d’autore e sulle contraffazioni.
Ma non è tutto: poco dopo, sempre i carabinieri hanno sorpreso un uomo di 48 anni mentre accendeva la miccia di 2 batterie di fuochi d’artificio a via Principe di Piemonte, e l’hanno denunciato. Questo episodio dimostra che l’industria del falso non si limita solo alla produzione di oggetti contraffatti, ma può anche coinvolgere la produzione e la vendita di prodotti illegali come i fuochi d’artificio.





