Cresce la protesta delle famiglie dei pazienti e dei residenti della Zona Ospedaliera contro le condizioni di degrado che da mesi interessano l’area esterna dell’Ospedale Antonio Cardarelli, il principale presidio sanitario del Sud Italia. Nei giardini antistanti il complesso ospedaliero è sorta una tendopoli di senza fissa dimora, mentre oltre venti panchine risultano divelte o distrutte. Rifiuti e materiali abbandonati completano un quadro di abbandono e incuria che preoccupa cittadini e personale sanitario.
La denuncia del Comitato Diritti Essenziali
A segnalare la situazione è il Comitato Diritti Essenziali, che ha inviato una lettera formale al Comune di Napoli, indirizzata al vicesindaco Laura Lieto (Decoro Urbano), agli assessori Edoardo Cosenza (Arredo Urbano) e Vincenzo Santagada (Salute e Verde), oltre che all’assessorato alle Politiche Sociali e all’Asìa, la società comunale per la gestione dei rifiuti.
Nella missiva, gli attivisti denunciano infatti “lo stato di degrado che da tempo interessa una delle aree verdi prospicienti l’Ospedale Cardarelli” e chiedono interventi urgenti per ripristinare sicurezza e decoro.
Dal canto suo, l’amministrazione dell’ospedale — che non ha competenza diretta sull’area dei giardini — ha assicurato di monitorare la situazione, mantenendo contatti con le associazioni che si occupano di assistere i clochard presenti nella zona.
Panchine distrutte e rifiuti tra i viali
Il Comitato ha documentato lo stato dei luoghi con un dossier fotografico inviato al Comune. Le immagini mostrano panchine danneggiate, rifiuti accumulati e sporcizia diffusa non solo davanti all’ingresso principale del Cardarelli, ma anche lungo via Antonino D’Antona, dove si trova l’accesso al pronto soccorso.
“Da due delle quattro aree verdi — si legge nella segnalazione — sono asportate ventiquattro panchine. Quelle rimaste, davanti al pronto soccorso, sono ormai utilizzate come ripostiglio o dormitorio dai senzatetto”.
La tendopoli e le richieste dei cittadini
Negli ultimi mesi, l’area si è quindi trasformata in una vera e propria tendopoli abitata da persone senza fissa dimora, spesso in condizioni di grave disagio psichico o dipendenza.
“Tra i viali – denunciano gli attivisti – sono presenti tende e rifugi di fortuna. L’intera zona è invasa da rifiuti di ogni tipo. Si tratta di un problema igienico-sanitario che crea allarme tra residenti e visitatori dell’ospedale”.
Il Comitato chiede al Comune un intervento di bonifica e sanificazione quotidiana dell’area, sottolineando che la risposta non deve essere solo repressiva, ma anche solidale, per offrire assistenza alle persone che vivono nei giardini del Cardarelli.





